Il governo ha voluto chiarire i dubbi sugli spostamenti in Auto con persone non conviventi, in modo tale da non andare incontro a sanzioni.
In attesa di capire se il ricorso presentato dalla Lombardia, in zona rossa fino al 31 gennaio sarà accolto, il Governo, tramite il suo sito ufficiale ha pubblicato una serie di “FAQ“, ovvero le domande e risposte ritenute più interessanti, per soddisfare eventuali dubbi sugli spostamenti in auto consentiti in questo periodo.
Il primo aspetto che è stato trattato riguarda gli spostamenti tra le regioni, prendendo in considerazione anche le aree che sono considerate arancioni o gialle. In questo caso è possibile farlo solo se esistono “esigenze lavorative, situazioni di necessità (tra queste rientra, ad esempio, l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute”. Qualora ci si trovi in una zona in cui è possibile effettuare la didattica in presenza non sono previste limitazioni.
Ulteriori chiarimento coinvolgono le situazioni di chi ha bisogno di raggiungere una regione diversa da quella di residenza, ma non ha modo di utilizzare la macchina o sia senza patente. In situazioni come questa è consentito farsi accompagnare da un parente. E’ comunque consigliabile, per motivi di sicurezza, preferire una persona convivente. In alternativa, si può puntare su una persona.
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Spostamenti Auto con il nuovo DPCM: il governo chiarisce ogni dubbio
Nelle indicazioni si raccomanda inoltre di limitare il più possibile, se non strettamente necessario, l’utilizzo dei mezzi pubblici, in modo particolare nelle ore di punta. Quando ci si sposta in auto diventa inoltre indispensabile indossare la mascherina se si viaggia con persone non conviventi.
La rigidità delle nuove norme impone di giustificare ogni spostamenti, compresi quelli per motivi di lavoro. In situazioni simili non basta l’autocertificazione, ma sarebbe raccomandabile essere in possesso anche di un’apposita dichiarazione firmata dal datore di lavoro.
Lo Spostamenti tra regioni e città diverse, ma anche all’estero, è inoltre consentito per i genitori separati che devono vedere un figlio che non vive nella propria casa. In questo caso è indispensabile comunque scegliere “il tragitto più breve” e nel rispetto delle prescrizioni sanitarie (persone in quarantena, positive, immunodepresse, eccetera). Se invece il viaggio è dettato dal bisogno di portare i bambini dai nonni, il consiglio che l’esecutivo dà è importante: a meno che non ci siano altre soluzioni, sarebbe raccomandabile evitarlo proprio perché questo comportamento potrebbe mettere a rischio le persone anziane ritenute più fragili.