Ocon contro Alonso, le speranze del francese nell’anno chiave in Formula 1

E’ l’anno della verità per il francese Esteban Ocon in Formula 1. Dove deve migliorare per vincere il confronto interno con Alonso in Alpine

Ocon, l'anno della verità: dove migliorare per battere Alonso in Alpine
Ocon, l’anno della verità: dove migliorare per battere Alonso in Alpine

Il 2021 è l’anno in cui si decideranno gli orizzonti futuri di Esteban Ocon. Difficile che il francese possa avere chances in grandi scuderie se dovesse risultare inferiore a Fernando Alonso come lo è stato l’anno scorso rispetto a Daniel Ricciardo.

Cambiano i colori del team, dal giallo della Renault al nero della Alpine. Per Ocon, però, dovranno cambiare anche i segnali dati in pista. Il ventiquattrenne, un tempo considerato un potenziale candidato per la Mercedes essendo parte della scuderia dei giovani piloti delle Frecce d’Argento, ha sofferto la concorrenza con Ricciardo.

Ha ottenuto 62 punti nel Mondiale, con il gioiello del secondo posto a Sakhir, rispetto ai 119 dell’australiano che lo ha preceduto 17 volte in qualifica. Al sabato, tra i due compagni di squadra si è registrato in media un gap di poco superiore ai tre decimi e mezzo, in favore di Ricciardo, che quest’anno prenderà il posto di Sainz in McLaren.

Ocon, rientrato in Formula 1 in Renault dopo un anno di inattività, si è trovato un compagno di squadra continuo e veloce. E ne incontrerà un altro che ha oscurato quasi tutti i piloti con cui ha condiviso il team, con le sole eccezioni si direbbe di Jenson Button e di Lewis Hamilton.

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Ocon in Renault, pro e contro della sfida ad Alonso

Ocon in Renault, pro e contro della sfida ad Alonso
Ocon in Renault, pro e contro della sfida ad Alonso

In un’intervista a “The Race”, Ocon ha spiegato le difficoltà nell’adattarsi alla Renault, una vettura diversa rispetto alla Force India che aveva guidato nella sua più recente esperienza precedente in Formula 1.

Ha dovuto abituarsi ad un altro modo di guidare e di affrontare le curve, e l’apprendimento l’ha portato ad una crisi di fiducia verso metà stagione. Da un lato, sentiva un eccessivo sottosterzo nelle curve lente, con il rischio di bloccare le ruote in frenata. Poi, in quelle veloci, pagava in senso contrario per un sovrasterzo troppo elevato.

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Anche la comunicazione nella prima metà della stagione non è stata ottimale. Il team non ha compreso subito quel che Ocon chiedeva, il francese ha ammesso di non aver offerto il tipo di feedback che i tecnici si sarebbero aspettati.

Molto è cambiato, però, nella seconda parte del Mondiale come dimostra il podio in Bahrain. Con i nuovi colori, ma di fatto con lo stesso team, il francese avrà di fronte la grande occasione per dimostrare di essere ancora un pilota di grandi prospettive. Farlo superando la concorrenza interna di Alonso può accelerare la sua scalata, o farla fermare del tutto.

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