Ingegnere, inglese, cinque anni di esperienza in KTM, Jenny Anderson sarà la specialista dell’elettronica nel team di Marc Marquez
Non si sa molto del futuro di Marc Marquez, ancora in bilico tra il rilancio nel MotoGp dopo il drammatico infortunio al braccio all’esordio dello scorso anno, e i problemi legati a un recupero forse frettoloso.
Marc Marcquez e “l’ingegnera”
Che cosa farà Marquez non è dato sapere. É certo che l’ex campione del mondo ha un contratto in essere con Honda e che farà di tutto per onorarlo. Anche se si parla di una possibile sostituzione se non ci fossero piene garanzie circa la funzionalità del suo braccio destro dopo la terza operazione, Marquez ha già pronta la sua squadra. Che da quest’anno si arricchisce di un profilo di grandissimo spessore.
Giovane, bella, brillante e molto divertente: Jenny Anderson è l’ingegnere che la Honda ha soffiato a peso d’oro alla KTM che da tempo stava cercando di “blindare” il giovanissimo ingegnere nella propria scuderia. Ma alla fine dalla casa alata ha presentato una di quelle offerte che non potevano essere rifiutate. E Jenny prenderà il posto di Gerold Bucher che dopo 25 anni lascia il team. Un ringiovanimento notevole che consentirà alla Honda di rinnovare molto il proprio quadro tecnico e manageriale.
LEGGI ANCHE > Marc Marquez, visita di controllo: il comunicato Honda sulle condizioni
Jenny e Marc
Jenny Anderson non andrà ad arricchire il team di Pol Espargaro. Ma quello di Marc Marquez che non ha voluto sapere ragioni e ha chiesto al team, specificatamente, l’ormai ex ingegnere della KTM in esclusiva per sé. Tecnicamente Jenny Anderson è un data engineering: la sua specialità sono le centraline e le sofisticatissime regolazioni di valvole con una particolare passione per la telemetria.
Ma Jenny merita qualche parola in più. Dopo alcune stagioni straordinarie in KTM per curare Espargaro e la RC-16, la Honda è la sua grande scommessa e intorno a lei c’è grandissima curiosità.
LEGGI ANCHE > Alex Marquez in Moto vestito da Minion: l’esilarante video con imprevisto
Laurea e Master
Di Jenny Anderson si sa che si è laureata alla facoltà tecnica di Oxford, una delle migliori del mondo, e che ha una passione per i motori: “Mio padre assemblava macchine da competizione ed è un fanatico dell’auto-tuning – racconta Jenny – mio fratello ha cominciato a correre giovanissimo con i kart e su di me ha avuto una grande influenza. Quando l’ho visto in pista, avevo solo 10 anni, ho capito che quella sarebbe stata la mia strada: mi sono appassionata ai kart, ho cominciato a correre, poi a disegnarli, poi a prepararli tirando fuori il massimo dal motore. I miei studi sono stati tutti finalizzati a questo. Ho imparato a giocare con i sensori e all’università mi sono specializzata. Presa la laurea ho preso un master in ingegneria applicata alle competizioni motoristiche, e mi sono innamorato delle moto”.
LEGGI ANCHE > Ana Mayrata, la madre di Joan Mir fa impazzire i social: le foto
Motori e centraline
Jenny Anderson di fronte a un motore è come un bambino di fronte al piccolo chimico: “Smonto, rimonto, assemblo, limo, cambio, verifico, analizzo – racconta con gli occhi che brillano – non c’è motore che non possa avere un margine di miglioramento e io cerco di spremerli sempre. Ho iniziato a fissare sensori sul mio kart e con la stessa logica ho studiato le prestazioni delle moto studiando le centraline della Magneti Marelli”.
Al punto, dicono gli ingegneri della casa di Corbetta, da saperne più degli stessi progettisti. Un anno in Formula 3, poi le World Series con la Renault nel team di Magnussen e dal 2015 è diventata la regina del box KTM, la donna più influente del paddock dicono i suoi colleghi uomini in un mondo ancora estremamente maschile.
LEGGI ANCHE >
Visualizza questo post su Instagram
Donna in un mondo di uomini
“I tempi sono cambiati – dice oggi Jenny che si prepara alla sua prima stagione in Honda – quando correvo con i Kart ero l’unica ragazza tra 200 uomini. Ma stiamo dimostrando che le donne hanno competenza, serietà e qualità per poter competere al massimo livello”.