In un periodo strano di forti contrasti e grandi tensioni, la solidarietà arriva anche da chi non te lo aspetti, una banda di ladri d’auto
Stavolta il premio solidarietà dell’anno va a una banda di ladri d’auto che ha restituito una vettura rubata a una ragazza malata di sclerosi multipla.
Ladri d’auto con un cuore
L’auto è stata restituita con tante scuse e un biglietto: “Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci, non sapevamo della vostra patologia. Scusateci ancora”. In piccolo, in corsivo, c’era anche la firma. I ladri.
È accaduto a Bari dove il 13 gennaio scorso alcuni ladri d’auto hanno derubato una vettura nel parcheggio dell’ospedale di Venere di Carbonara: si trattava di una vettura speciale, attrezzata con carrozzina e pedana per il trasporto disabili che serviva a Maria Elena Barile, 56 anni, una donna con una grave disabilità che da anni combatte contro la sclerosi multipla.
Quell’auto è il legame di Maria Elena con la libertà. Grazie alla sua macchina, infatti, può concedersi qualche piccola passeggiata all’aria aperta, può andare a fare le terapie che le sono necessarie ogni settimana. Senza l’auto la donna sarebbe stata ancora più prigioniera di quanto già non lo sia di una patologia terribile che Maria Elena ha sempre affrontato, nonostante tutto, col sorriso e con pazienza.
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Con tante scuse
Evidentemente i ladri non si sono resi conto che si trattava di una vettura equipaggiata in modo speciale per il trasporto di un disabile. Hanno forzato la portiera, avviato il motore e si sono dati alla fuga. Poi, al riparo di qualche garage, si devono essere resi conto che quell’auto serviva a uno scopo speciale. E hanno aspettato. Dopo poche ore, su tutti i social di Bari era comparso un messaggio della famiglia di Maria Elena… “Vi prego – avevano scritto i figli della donna nel post – mettetevi una mano sul cuore e restituitecela”.
E la mano sul cuore i ladri se la sono messa sul serio. Hanno lasciato l’auto parcheggiata in bella evidenza davanti a una grande villa dove chiunque avrebbe potuto notarla. E sul sedile hanno appoggiato il loro biglietto di scuse.
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Un lieto fine
La macchina è perfettamente funzionante. Nessun danno nemmeno alla pedana e agli equipaggiamenti idraulici per il sollevamento della sedia a rotelle. Unico problema il cilindretto della serratura che è stato forzato. Un furto non è mai una bella notizia. Ma stavolta un lieto fine è possibile.