Nuovo Dpcm, regioni in zona arancione: cosa si può fare e divieti. Da domenica 17 gennaio vengono introdotte nuove misure firmate dal governo Conte nella giornata di ieri
Dopo il periodo passato in generale lockdown per le festività natalizie e la piccola parentesi “gialla” per gran parte del territorio nazionale, l’Italia torna ad essere divisa in fasce. Il governo ha deciso di introdurre una nuova area bianca per le regioni più virtuose che presenteranno nelle prossime settimane un indice Rt particolarmente basso (e meno di 50 casi ogni 100.000 abitanti). Da domenica 17 gennaio, però, quasi tutti saranno in zona arancione o rossa. In quest’ultima vengono spostate la Provincia di Bolzano, la Lombardia e la Sicilia. Passano in zona arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in questa seconda area anche Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Solo 5 regioni e una provincia autonoma rimangono gialle: Molise, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e provincia autonoma di Trento. Ma cosa cambia nelle misure previste per chi si trova in quest’ultima condizione? Vediamolo insieme.
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Nuovo Dpcm, regioni in zona arancione: le nuove misure restrittive decise dal governo
Nella zona arancione è possibile circolare liberamente all’interno del proprio Comune di residenza, senza autocertificazione. Per uscirne è necessario avere una motivazione di lavoro, salute o necessità. Lo spostamento tra regioni resta vietato.
Fino al 15 febbraio rimane la deroga per uscire dal Comune per andare a far visita ad amici o parenti ma al massimo in due e per una sola volta al giorno (possono essere portati anche i ragazzi under 14).
Chi abita in centri con meno di 5 mila abitanti, può muoversi nel raggio di 30 chilometri, senza poter andare verso i grandi centri privi di motivazione, come nel decreto Natale. Rimane il solito coprifuoco nazionale, dalle 22 alle 5 del mattino. Diverso anche il discorso per i negozi, che potranno riaprire cin tutte le regole anti contagio su distanziamento e mascherine. Restano chiusi ristoranti e bar, con l’attività limitata al solo asporto e alla consegna a domicilio. La novità riguarda l’impossibilità di portare via prodotti da quest’ultimi dopo le ore 18.