Caos alla vigilia dell’Australian Open di tennis. 47 atleti non si potranno allenare: tre persone contagiate hanno volato sui loro aerei. Scoppia la polemica. Sui social si moltiplicano gli inviti a spostare il torneo come il GP di Formula 1
C’è grande polemica in Australia, e soprattutto a Melbourne. La capitale dello stato della Victoria, a lungo senza nuovi contagi da Covid-19, ospiterà i tennisti che saranno protagonisti dall’8 febbraio dell’Australian Open, uno dei più importanti tornei al mondo. Ma tra gli allenatori e i membri dell’equipaggio di due dei voli charter, messi a disposizione dall’organizzazione, si sono registrati casi di positività ai controlli.
Dunque, tre persone sono entrate a Melbourne con tracce del virus e a una quarta, positiva già dalla partenza, è stato consentito lo stesso di partire non essendo stato giudicato contagioso.
Tutti devono rimanere, per decisione governativa, in quarantena per quindici giorni. Il protocollo prevede infatti un massimo di cinque ore da trascorrere fuori dalla camera d’albergo, da dedicarsi solo alla pratica sul campo, alla palestra e un pasto da consumare in uno degli impianti scelti per l’allenamento.
Sui due voli, arrivati da Los Angeles e Abu Dhabi, c’erano 47 tra giocatori e giocatrici, che dovranno rimanere confinati in una quarantena più severa rispetto agli altri a Melbourne. Per cui non potranno nemmeno uscire dalla camera.
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Australian Open, polemica sui social
Inevitabile pensare alla decisione della Formula 1, che aveva già deciso di rinviare a novembre il GP Australia, previsto come primo appuntamento della stagione a Melbourne il 21 marzo. “Con 47 atleti confinati nelle stanze d’albergo per 14 giorni a seguito di tre casi di positività su due voli charter per Melbourne, è stata una mossa intelligente quella della Formula 1″ ha scritto su Twittwer Phillip Duncan, giornalista australiano che segue il circus.
In molti, soprattutto tra i fan australiani, sono d’accordo con la sua posizione. “Hanno spostato il gran premio, ma l’Australian Open ha deciso di andare avanti e far entrare persone positive sul nostro territorio in modo che si potesse giocare comunque a tennis” scrive un utente.
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“Chi ha cancellato il gran premio di Formula 1? Avrebbero dovuto fare lo stesso anche con l’Australian Open. Non ha senso consentire alle persone di arrivare su voli internazionali durante la pandemia” afferma un altro, “lo Stato non avrebbe dovuto consentirlo”.
“Non è stata una buona idea”, commenta un imprenditore che sul profilo Twitter accanto al nome aggiunge le bandiere dell’Australia e della Thailandia, “il torneo avrebbe dovuto essere cancellato o posticipato come il gran premio di Formula 1. Melbourne, se dovrai tornare in lock-down sai con chi prendertela”.