Sete Gibernau ha ricordato la sua più bella vittoria in MotoGP. Una gara che ha coinvolto un duello thrilling con il suo grande rivale Valentino Rossi
Sete Gibernau e Valentino Rossi hanno dato vita alla prima grande rivalità degli anni Duemila in MotoGP. Secondo lo spagnolo, che ha vinto nove gare nella classe regina del Motomondiale prima del ritiro nel 2009, lo scontro all’ultima curva a Jerez nel 2005 ha avuto un impatto decisivo su tutto il motociclismo. Ovvero, ha creato un precedente, legittimando in pista un atteggiamento più aggressivo. Un modo di correre che, ha ammesso, non gli piace.
In una recente intervista per DAZN in Spagna, Gibernau ha parlato anche dei suoi rimpianti per come ha vissuto quelle stagioni. Lottare con quello che ha definito il miglior pilota di sempre, con alle spalle un team ufficiale a supporto, ha finito per travolgerlo. “Se non vincevo, non riuscivo a sentirmi felice” ha spiegato, “ho dimenticato che vincevo perché ero felice di fare quel che mi piaceva di più. I sogni, la felicità ci portano a raggiungere i risultati che desideriamo“.
Proprio a un duello con il “Dottore” risale quella che Gibernau, in più di un’occasione, ha raccontato come la sua vittoria più bella. E’ il GP di Germania del 2003, sul circuito del Sachsenring.
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Rossi e Gibernau partono meglio di tutti mentre Biaggi dalla pole scivola nono. Capirossi si difende con la seconda Ducati, visto che la prima ha preso fuoco durante il warm-up: un commissario è finito in ospedale per le ustioni.
Biaggi rimonta, avvicina la zona podio ma cade. Gibernau, che corre per il team satellite della Honda, insegue Rossi e lo supera. I due si giocano la vittoria fino all’ultima curva.
In un’intervista per la MotoGP nel 2015, Gibernau ha ricordato come Rossi avesse montato i silenziatori sugli scarichi. Di conseguenza, ha ricordato, “il suono della sua moto era attenuato e io, che ero davanti, non riuscivo a capire quanto fosse lontano da me”.
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Negli ultimi giri, non ha bisogno di sentirlo per capire che gli è vicino. Rossi gli sta attaccato ad ogni frenata, cerca ogni occasione per superarlo e la trova, nel corso dell’ultimo giro, in una curva in discesa. Ma all’ultima piega del tracciato, Valentino Rossi sbaglia. Superare in quel punto, dove la pista è molto stretta, è difficile. Gibernau, però, ci riesce, complice l’errore del Dottore e una traiettoria diversa che gli permette una più efficace accelerazione in uscita.
Il finale thrilling del gran premio consegna la vittoria a Gibernau che nega la tripletta tutta italiana, dopo i successi di Roberto Rolfo in 250 e Stefano Perugini in 125. “Per me – ha detto Gibernau nell’intervista del 2015 – quella fu una delle migliori vittorie della mia carriera sportiva”.
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