WhatsApp, messaggio svuota conto: come difendersi dalla truffa. Nell’ultimo periodo sono arrivate diverse segnalazioni da parte di utenti caduti nel tranello
Chi di noi non usa WhatsApp? Ormai l’app di messaggistica più diffusa al mondo, con oltre due miliardi di utenti, è diventato un elemento imprescindibile della nostra socialità. Mandare e ricevere messaggi è una delle operazioni consuete del nostro quotidiano e ci permette di rimanere in contatto con le altre persone. Che sia per lavoro o per piacere, i gruppi sono diventati un must a cui è difficile sfuggire. Ultimamente però, il gruppo Facebook, proprietario dell’app, ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di utenti inferociti. I problemi sono le crescenti truffe che vengono veicolate tramite la piattaforma social e a cui diventa sempre più difficile difendersi. Dalle catene ai link di phishing, fino ai messaggi trappola.
Per lungo tempo sono girati buoni sconto fittizi per supermercati oppure presunte vincite a lotterie virtuali. Ultimamente però il rischio è aumentato con dei veri e propri sistemi svuota conto corrente.
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WhatsApp, messaggio svuota conto: attenzione alla nuova truffa
La nuova truffa che gira su WhatsApp passa attraverso una mail, che rientra nel sopra menzionato fenomeno del “phishing“. Una truffa informatica che consiste in un messaggio in posta elettronica con loghi contraffatti per estorcere dati sensibili e conti bancari. Nel testo in questione si legge: “Gentile Cliente, Attenzione! Il tuo account WhatsApp Messenger scadrà. La registrazione no. Volontà sarà completato entro 24 ore, rinnovo di abbonamento da 0,99 euro. Rinnova quanto prima per evitare perdita (foto, video, messaggi). Controlla le informazioni del tuo account cliccando sul link sottostante“.
Il consiglio sempre valido è di ignorare completamente il messaggio e di non cliccare per nessun motivo sul link presente. Infatti i truffatori riescono a completare il loro raggiro ogni volta che gli utenti cliccano nel collegamento presente in mail.
A scanso di equivoci è bene sempre ricordare che WhatsApp non comunica direttamente con i propri users, quindi qualsiasi riferimento ad amministratori dell’app è chiaramente mendace. In più non c’è nessun rischio che la piattaforma diventi a pagamento, quindi non aderite a presunte catene per bloccare questo processo.