Dal 16 gennaio entra in vigore il nuovo DPCM con le misure restrittive per arginare i contagi da Covid-19. Spostamenti tra Regioni ancora bloccati e introduzione della Zona Bianca.
La pandemia non accenna la sua corsa in Italia e il numero dei casi di positività al Covid-19 continua a essere elevatissimo. Proprio per questo il governo, dopo avere prorogato lo stato di emergenza fino al 30 aprile, sta predisponendo le nuove misure restrittive. L’idea del Ministro della Salute Roberto Speranza, come sottolineato negli ultimi giorni, è quello di dare un’ulteriore stretta, consapevoli di come sia impossibile allo stato attuale pensare a un allentamento delle norme. Non a caso, anche i parametri che stabiliscono in quale fascia una Regione debba essere collocata (gialla, arancione o rossa) sono stati resi più rigidi.
L’ultimo comunicato diffuso nella notte chiarisce le novità principali alla base del decreto. Gli spostamenti tra Regioni, gialle comprese, non saranno consentiti almeno fino al 15 febbraio. È stato inoltre introdotto un nuovo colore, la cosiddetta “zona bianca“. Questa prevede regole ancora più blande rispetto alla gialla, ma prevista solo se si rispetteranno determinate caratteristiche.
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Nuovo DPCM: spostamenti tra regioni e zona bianca, cosa può cambiare
Una delle novità più rilevanti tra quelle pensate dal governo nel nuovo DPCM è l’introduzione della cosiddetta “zona bianca“, quella che permetterebbe maggiore movimento per tutti. Per poter rientrare in questa categoria è necessario rientrare in una categoria di “rischio basso“, ovvero che ci sia una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. In questi casi tutte le attività possono restare aperte, nel pieno rispetto dei protocolli che erano già stati stabiliti tempo fa. Solo nel caso in cui lo si ritenesse necessario, potranno essere adottate misure restrittive ad hoc.
Gli spostamenti sul territorio in linea generale resteranno comunque limitati proprio per evitare che possa esserci un ulteriore incremento dei contagi, situazione che non possiamo certamente permetterci. Fino al prossimo 5 marzo sarà infatti consentito su tutto il territorio nazionale potersi spostare verso un’altra abitazione privata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. In questo conteggio non sono compresi i minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Questo può essere possibile all’interno della stessa Regione, in area gialla, e all’interno dello stesso Comune, in area arancione e in area rossa. Unica eccezione può essere data secondo quanto previsto per chi vive in un Comune al di sotto dei 5 mila abitanti secondo quanto già stabilito dal Decreto Natale.