Dopo un anno disastroso in termini di produzione e di vendite, la casa bavarese consegna oltre 770mila vetture in Cina: un record assoluto
Doveva essere l’anno del tracollo del mercato automobilistico in Cina. Vendite al minimo storico, enormi difficoltà logistiche e commerciali.
La BMW spopola in Cina
É invece stato l’anno dei record per la BMW che chiude un 2020 straordinario, al di sopra di ogni aspettativa. Ben 777.379 auto immatricolate tra BMW e Mini che piazzano su uno dei mercati più difficili e protetti del mondo la bellezza di un’auto su tre tra quelle prodotte.
Quello cinese è un mercato relativamente giovane per la BMW che era arrivata a Pechino nel 1994 con la prospettiva di conquistare una porzione significativa del mercato. Ma in venticinque anni la casa bavarese è andata assolutamente al di là delle migliori aspettative commerciali.
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La Cina vale un terzo
Di fatto ora la Cina vale un terzo del mercato globale per la BMW. La casa tedesca chiude il 2020 con 2.3 milioni di auto prodotte; quasi 800mila sono state vendute in Cina. Qualcosa di assolutamente impensabile quando la società automobilistica bavarese ha iniziato a investire in modo massiccio sul fronte commerciale e marketing una decina di anni fa.
“Questo è il miglior risultato annuale delle vendite del Bmw Group in Cina da quando siamo entrati a fare parte di questo mercato – dice la nota diffusa dalla casa automobilistica di Monaco di Baviera – gli sforzi concertati a livello nazionale in Cina e la consistenza delle strategie aziendali in un anno difficile come quello caratterizzato dalla pandemia, hanno prodotto risultati straordinari”.
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La BMW festeggia
Jochen Goller, presidente e amministratore delegato per la regione cinese del gruppo ringrazia: “In Cina abbiamo trovato un ambiente sensibile e attento alla nostra cura per i dettagli e per il prodotto, un pubblico affezionato ed esigente che ci ha consentito di fare grandissimi passi in avanti. Non possiamo fare altro che ringraziare e garantire che il nostro impegno per andare incontro alle esigenze di questo mercato non verrà mai meno”.