Michael Schumacher e il primo test in Ferrari: Binotto svela un retroscena

Binotto ha ricordato il primo test di Michael Schumacher a Fiorano con la Ferrari. Era già un ingegnere della scuderia nel 1995.

Michael Schumacher Ferrari
Michael Schumacher nel 1996 (Getty Images)

Il binomio composto da Michael Schumacher e dalla Ferrari ha fatto la storia della Formula 1. Cinque titoli mondiali piloti e sei costruttori conquistati tra il 1999 e il 2004.

Il tedesco era approdato nella scuderia di Maranello nel 1996, dopo le due corone iridate vinte in Benetton, e gli sono serviti degli anni per vincere anche con la rossa. Si è ritirato a fine 2006 e, nonostante il ritorno in F1 con la Mercedes dal 2010 al 2012, nella memoria di tutti rimane un pilota della Ferrari.

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Ferrari F1, Binotto ricorda Schumacher

Binotto
Mattia Binotto, team principal della Ferrari (Getty Images)

Mattia Binotto, attuale team principal della Ferrari, era già nella scuderia quando nel novembre 1995 Schumacher scese in pista per la prima volta con la Ferrari. Lo fece a Fiorano. E non andò benissimo…

Binotto al podcast Beyond The Grid racconta: «Non è stato in grado di prendere la prima curva del tracciato. Non riusciva a prenderla correttamente. Ricordo ancora che dopo questo primo test ha subito chiesto a Jean Todt di cambiare quella curva perché non voleva vederla».

Michael fu più lento di altri piloti che avevano precedentemente provato a Fiorano: Jean Alesi, Gerhard Berger e il collaudatore Nicola Larini. L’attuale team principal Ferrari spiega che a Schumi venne dato ascolto sulle modifiche al circuito: «Abbiamo cambiato la prima curva perché non era rappresentativa di una curva nel campionato del mondo. Da allora Fiorano ha avuto un layout diverso».

Il primo test ufficiale di Schumacher sulla monoposto rossa fu poi a Estoril. E anche in Portogallo avvenne un episodio particolare: «Siamo arrivati ​​alla pista intorno alle 8:20 del mattino, l’inizio del test era fissato alle 9. Michael era già lì e ci stava aspettando. Ha guardato l’orologio e ci ha chiesto dove fossimo. Alle 8 del mattino avremmo avuto un incontro».

Schumacher ha rotto con la vecchia tradizione di fare un giro di installazione alle 9 del mattino e solo successivamente discutere il programma della giornata. Da allora le riunioni vennero programmate alle 8 per stabilire i piani del lavoro da svolgere.

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