Formula 1, GP Cina in dubbio: con il rinvio spunta ipotesi Imola

Formula 1. Il Gran Premio della Cina potrebbe essere rinviato. Al suo posto potrebbe essere riconfermata la tappa di Imola

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La Ferrari di Leclerc (Foto: Getty Images)

I vertici della Formula 1 stanno incontrando più di una difficoltà nel redigere il calendario per la stagione 2021. Oltre al GP d’Australia, ad essere a rischio è altresì quello della Cina. I problemi organizzativi sono da ricondursi alla pandemia, non ancora debellata. L’intenzione della Federazione sarebbe quella di disputare 23 Gran Premi, ma, per far sì che accada, sarà costretta a coordinarsi al meglio con i manager dei vari circuiti, dovendo tenere conto delle restrizioni in vigore nei Paesi ospitanti degli eventi.

Pertanto, la gara di apertura della nuova stagione non dovrebbe tenersi a Melbourne, come già successo nel 2020. Probabile, a questo proposito, lo spostamento in Bahrain. Inoltre, anche il GP del Vietnam, in programma inizialmente il 25 aprile, è stato cancellato. Come riporta SportMediaset, al posto dei due Stati asiatici, potrebbero essere chiamate in causa, ancora una volta, Imola e Portimao.

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Formula 1 (Foto: Getty Images)

Il GP della Cina avrebbe dovuto tenersi l’11 aprile a Shangai. Tuttavia, il general manager della società gestrice del tracciato, Yibin Yang, dà per “altamente improbabile” che l’evento si possa disputare normalmente, chiedendone contestualmente il rinvio in autunno.

Alla luce dei fatti, sarà quindi necessario riempire le date “vuote” dell’11 e del 25 aprile. Gli organizzatori del Circus starebbero seriamente pensando a Imola, molto apprezzata dai piloti la stagione scorsa.

Gli organizzatori sono da tempo a lavoro per l’inserimento in pianta stabile del GP dell’Emilia-Romagna nel calendario della Formula 1. Se le trattative tra le parti andranno a buon fine, sarà indubbiamente un’ottima notizia per gli italiani, che nel 2020 hanno “riabbracciato”, seppur virtualmente, i protagonisti della massima competizione automobilistica sullo storico Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dopo 14 anni di “astinenza”.

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