Jenson Button rivela: “Sono stato vicinissimo alla Ferrari”. Il pilota inglese ha raccontato i suoi possibili incroci con Maranello nel 2012 e nel 2013
La Ferrari ha sempre rappresentato un punto di arrivo in Formula 1 per tutti i piloti. Ogni campione del mondo ha sognato di potersi consacrare a Maranello, così come ogni giovane di poter conquistare il primo titolo proprio con la “Rossa“. Un fascino particolare per una storia speciale, sempre presente dal 1950, unica eccezione di un mondo in continua evoluzione. Tra gli iridati che hanno sfiorato l’opportunità di arrivare in Italia senza fortuna c’è anche Jenson Button. Il driver inglese fu vicinissimo a firmare con la Ferrari nel 2012 e nel 2013, anni in cui militava nella McLaren. Sarebbe dovuto arrivare al fianco di Fernando Alonso per costruire un team vincente. A confermarlo è stato il diretto interessato in un’intervista alla rivista britannica Motorsport News.
“Ci sono state buone opportunità di passare in Ferrari in quegli anni, ma alla fine è mancato sempre qualcosa per firmare. In pratica il contratto era pronto per essere sottoscritto, ma per vari motivi non è successo. C’è qualcosa di speciale a Maranello, mi sarebbe piaciuto indossare l’abito rosso e correre per loro“, confessa Button.
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Una coppia esplosiva con Fernando Alonso, andando a prendere il posto di Massa, avrebbe magari creato i presupposti per arrivare al successo. Button invece si è dovuto accontentare del titolo conquistato con la BrawnGP, ex Honda, nel 2009, nell’anno più strano e impronosticabile della Formula 1 recente. Dopo l’exploit, sono arrivate le stagioni consistenti con la McLaren, dove ha incrociato anche un giovane Lewis Hamilton.
“Andare a Woking era la scelta giusta in quel momento. La McLaren mi ha regalato enormi soddisfazioni tra il 2010 e il 2012, tra vittorie e battaglie ai vertici. Non ho vinto il campionato, ma la competitività c’era. È stato molto divertente per me correre al fianco di Lewis, prima che andasse alla Mercedes a battere ogni record“.
Poi un’ultima battuta sulla fantomatica telefonata ricevuta da Toto Wolff per sostituire proprio il “Re Nero” in Bahrain per l’assenza dovuta al Covid.
“Se mi avessero contattato avrei accettato senza dubbi. Non sarei stato in forma al 100% per guidare una F1 ma con un’auto del genere non avrei mai rifiutato. Russell ha dimostrato di andare forte e di adattarsi in fretta. Hanno fatto la scelta giusta“.
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