Prime indiscrezioni sulla SF21, la Ferrari che affronterà il prossimo Mondiale di Formula 1. Si lavora sul motore da potenziare
Non può essere più buio della mezzanotte, si dice. Ma la domanda che i tifosi della Ferrari si pongono, dopo la peggior stagione dal 1980, è chiara: il 2020 è la mezzanotte della Rossa? Il team sta lavorando perché possa essere archiviata come tale. Per riuscirci c’è intanto da ridurre il gap in termini di potenza della power unit.
Poi però c’è da ridisegnare completamente la vettura. La SF1000 infatti ha aumentato la downforce rispetto al 2019, dunque ha mostrato una maggiore aderenza al terreno, ma allo stesso tempo ha generato troppa resistenza all’avanzamento.
Motore più potente e aerodinamica più efficiente, questi i due binari su cui iniziare la ricostruzione in un anno che sarà di transizione, vigilia della rivoluzione tecnica prevista per il 2022. Nell’incontro pre-natalizio con la stampa specializzata, sono emersi alcuni dei principi alla base della SF21, questo il nome della monoposto che parteciperà al Mondiale.
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Ci si augura che la SF21 possa recuperare l’efficienza in rettilineo della SF90. Secondo Paolo Filisetti della Gazzetta dello Sport, la nuova monoposto avrà un fondo più stretto davanti alle ruote posteriori, come richiede il regolamento tecnico per la stagione 2021. David Sanchez, capo degli aerodinamici, e il suo team di ingegneri hanno cercato di rastremare ancora di più il telaio nella zona dei radiatori posteriori. le fiancate, scrive, dovrebbero essere più strette, secondo la filosofia di progettazione della Red Bull.
L’aspetto centrale però rimane la power unit. Almeno tre le novità attese per quanto riguarda l’unità endotermica nella parte alta, nel sistema di iniezione, nelle camere di combustione rese più efficienti. Si parla con sempre più insistenza di un guadagno stimato in trenta cavalli in base ai primi test grazie alla maggiore efficienza complessiva.
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Per quanto riguarda altre parti della monoposto, di fatto gli sviluppi non ci saranno. Sono infatti componenti omologate, per essere modificate la Ferrari dovrebbe spendere i due gettoni di sviluppo che ha a disposizione. Gettoni che Maranello avrebbe deciso di spendere per incidere sul retrotreno, probabilmente anche nel disegno dei punti di attacco delle sospensioni.
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