La partenza della 43esima edizione della Dakar è stata appesantita da una vicenda che è costata carissima all’americano Short: acqua nella benzina…
La Dakar 2021 è partita con tanti colpi di scena e i soliti grandi protagonisti. Ma ci sono stati anche diversi ritiri eccellenti, uno dei quali non ha mancato di scatenare molte polemiche.
Dakar, il caso della benzina annacquata
L’americano Andrew Short, lunedì, non è riuscito a rientrare in tempo utile a causa di un serio danno alla sua Yamaha. Inizialmente si pensava a un problema alla centralina del motore: in un secondo momento si è capito che la moto di Short era stata danneggiata da benzina contaminata. Un danno pesantissimo per lo statunitense che in quel momento era al comando della classifica provvisorio.
Short aveva riempito il serbatoio a un approvvigionamento volante da una cisterna che evidentemente era stata riempita con benzina sporca, forse annacquata. Short era ripartito dal km. 267 della seconda tappa in linea e si era clamorosamente fermato… sette chilometri dopo. Il motore non è più ripartito e il rider è stato costretto al ritiro.
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Polemiche e indagini
Il problema della benzina contaminata è stato evidente quando la moto è stata recuperata e affidata ai meccanici al bivacco. Pare ci fossero ben due litri d’acqua nel serbatoio… Ovviamente Short e il suo team non l’hanno presa bene: un danno economico pesantissimo. E hanno chiamato a una responsabilità ben precisa gli organizzatori della società francese ASO. Gli organizzatori hanno avvisato tutti i competitor che avevano fatto rifornimento per far controllare motori e serbatoi. Diversi altri motociclisti sono stati costretti a fermarsi e spurgare il motore: l’australiano Toby Price ha perso più di mezz’ora per partire senza danni.
In realtà pare che lo stesso tipo di problema si sia ripetuto anche ieri, con un’altra cisterna e un altro fornitore.
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L’ASO si scusa
Nel frattempo Short, la cui posizione era stata inizialmente sospesa, si è definitivamente ritirato. Il tentativo della sua scuderia di rimetterlo in pista dietro ammissione di responsabilità degli organizzatori è andato fallito.
Il direttore dell’evento David Castera ha minimizzato cercando di difendere l’organizzazione: “In una cisterna di 30mila litri sono state rinvenute tracce di acqua, minime per tutti, tranne che per Short che purtroppo non è riuscito a ripartire. Faremo chiarezza e prenderemo i dovuti provvedimenti per evitare che la cosa possa ripetersi ancora…”