Il campione in carica della Dakar, Carlos Sainz, è precipitato in classifica generale dopo essersi perso nel deserto: oltre mezz’ora di ritardo
Tra le tante sorprese dell’avvio di questa 43esima edizione della Dakar c’è anche la situazione molto problematica affrontata da Carlos Sainz.
La seconda tappa in linea è stata caratterizzata da un calo di potenza della sua X-Raid Mini che è costata diversi minuti di ritardo e il primo posto in classifica al campione in carica. Ma la giornata di ieri è stata di gran lunga peggiore. Sainz si è letteralmente perso nel deserto pregiudicando la sua prestazione e forse tutta la gara: oltre mezz’ora di ritardo rispetto al compagno di squadra Stephane Peterhansel e al vincitore della tappa, Nasser Al Attiyah.
Sainz non cerca scuse: “È stata una giornata davvero difficile – spiega lo spagnolo al bivacco di Wadi Al-Dawasir – stava andando tutto bene quando all’improvviso ci siamo trovati bloccati. E non siamo riusciti a riprendere la corsa”.
LEGGI ANCHE > Dakar 2021 terza tappa: Al Attiyah e Price rimontano, cambia la classifica
Sainz
Sainz non ne fa una colpa al suo navigatore, Lucas Cruz. Ma sicuramente c’è stata qualche incomprensione: “Abbiamo passato e convalidato regolarmente il primo checkpoint – racconta Sainz – poi quando eravamo convinti di avere perso altri punti di controllo ci siamo fermati e abbiamo visto che eravamo fuori traccia di un bel po’. Ma il roadbook non era così chiaro”.
Cruz ha rifatto il punto sulla mappa riportando Sainz sul tracciato dopo una vera e propria inversione a U sulla pista ma ormai il danno era fatto: “Tutto è nato da un cambio di rotta – dice Cruz – abbiamo girato un a sinistra ma abbiamo perso il secondo checkpoint e da lì in poi ci siamo persi. Quando ci siamo resi conto di quale fosse l’errore, siamo tornati indietro, abbiamo convalidato il punto che avevamo perso e siamo riusciti a recuperare qualcosa”.
LEGGI ANCHE > Dakar, l’epopea del Rally raid più famoso, pericoloso e difficile
Sainz, tre vittorie alla Dakar, è quarto in classifica generale. In una gara lunga, estenuante e imprevedibile come la Dakar può succedere qualsiasi cosa, ci sono ancora nove tappe e Sainz ha in assoluto la macchina più potente e affidabile: “Dovrò attaccare fin da subito e sperare che la fortuna giri a nostro vantaggio, ne avremo bisogno” conclude lo spagnolo.
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…
Toto Wolff è famoso come team principal della Mercedes in F1: di recente ha preso…
Vera e propria strage di multe per gli italiani d'ora in avanti. Ecco il nuovo…
Adriano Celentano, il "Molleggiato", è uno degli artisti più iconici della storia italiana, celebre non…