Alla scoperta dell’origine del nome Porsche Carrera: l’omaggio della casa tedesca per il risultato di una gara del passato
La Porsche, nel corso dei suoi anni, ha utilizzato per alcuni suoi marchi il nome Carrera. Ci riferiamo alla 906 del 1966, vettura da competizione, la Carrera GT del 2003 ed diverse versioni dei modelli 356, 924 e, naturalmente, 911, il cavallo di battaglia del marchio tedesco. Già, ma da dove deriva il nome Carrera, decisamente spagnoleggiante?
L’origine del nome, come spiega La Repubblica, ha oltre 60 anni di storia e risale con precisione al 1954, per una sorta di riconoscimento relativo ai risultati conquistati alla Carrera Panamericana dalla 550 RS Spyder. Le due vetture, guidate rispettivamente da Hans Hermann e da Jaroslav Juhan, giunsero al terzo ed al quarto posto assoluto. Un traguardo davvero straordinario che spinse la casa di Stoccarda ad imprimerlo con un marchio indelebile su alcuni modelli.
La Carrera Panamericana era una corsa a tappe ideata dal collega della Gazzetta dello Sport Attila Camisa; era l’omaggio la Ruta Panamericana, una strada che tagliava in due il Continente americano, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, dagli Usa all’Argentina. La gara, oltre ai modelli delle case automobilistiche americane, vedeva la partecipazione anche di marchi del Vecchio Continente, tra cui Mercedes, Lancia, Ferrari e Porsche.
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La Carrera Panamericana era lunga più di 3.000 km e si disputava in poco meno di una settimana, tra i quattro ed i sei giorni. I piloti attraversavano il Messico, da Ciudad Juarez, di fatto ad un passo dal confine USA, fino ad El Coatal, vicino al Guatemala, per un percorso irto di ostacoli, da strade montane e tortuose ad altre di terra con poco grip fino a rettilinei dove era obbligatorio il gas spalancato. Una corsa sicuramente stressante per i piloti e le vetture, con i concorrenti che attraversavano – tra le altre – anche Chihuahua, Città del Messico e Puebla Oaxaca.
La Porsche fu protagonista nell’edizione 1954, con il duello nella classe Sport prima con la Bogward e poi tutto fratricida tra Hermann e Juhan. Il primo, complice le bizze del motore della vettura di Juhan, arrivò con 38″ di vantaggio con tanto di arrivo in parata, considerato come le vetture, allora, partissero distanziate l’una dall’altra, come avviene oggi nelle cronometro di ciclismo.
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