Nel 2003, la Ferrari di Michael Schumacher sfidò in una gara di accelerazione un Eurofighter. La corsa contro il caccia andò in scena a Grosseto
Improbabile, emozionante, unica. La sfida che nel 2003 ha messo di fronte la Ferrari di Formula 1 di Michael Schumacher e l’Eurofighter resta nella storia. Schumi si è confrontato sul terreno della pura velocità con il caccia allora più avanzato in dotazione all’Aeronautica Militare Italiana.
Il confronto è andato in scena sulla pista base del IV Stormo, all’aeroporto Baccarini di Grosseto. Naturalmente, i tecnici della Ferrari hanno messo in pista la monoposto nella versione più scarica possibile, in modo da elevare a 350 km/h la velocità massima. Il jet supersonico, invece, può raggiungere i 2448.
Lo guida Maurizio Cheli, responsabile operativo dello sviluppo del caccia europeo. Anni prima era stato il primo italiano sullo Space Shuttle Columbia con la funzione di Mission Specialist, specialista della missione.
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Schumacher contro il jet, precedenti e risultato
Non è il primo caso di sfida tra monoposto e aereo. Già Tazio Nuvolari gareggiò nel 1931 contro un biplano Caproni 1000 che distrusse le speranze della sua Alfa Romeo dandogli due minuti di distacco in qualche centinaia di metri.
Sulla breve distanza, data l’accelerazione più lenta dell’aereo, ci può essere competizione. E in effetti il 22 novembre 1981 Gilles Villeneuve vinse con la Ferrari 126 Ck contro un F104, battuto per un secondo.
Schumacher e Cheli, dopo una sfida rievocativa della prima tra l’Alfa di Nuvolari e il biplano Caproni, si rimettono il casco. Il regolamento prevede tre sfide, per vincere bisogna andar più forte in due su tre.
La Ferrari intitolata a Gianni Agnelli si fa valere sul breve, trionfa sui 600 metri nella prima prova. Ma il jet taglia per primo il traguardo sulla distanza doppia, 1,2 km. La terza sfida si disputa su una distanza intermedia, 900 metri e il jet da combattimento Eurofighter 2000 Typhoon. Michael Schumacher ha tagliato il traguardo per primo nei 600 metri di distanza ma l’astronauta Maurizio Cheli ha bruciato i tempi nella seconda sulla distanza di 900 metri.
Per la “bella”, sotto la pioggia, si gareggia sui 1200 metri. Schumacher li percorre in 16,7 secondi ma non basta. Cheli chiude in 14,8. “E’ stato divertente vederlo decollare” dice dopo l’evento. Ma la più bella delle gare, ammette Schumi, “è stata la prima”. Un campione vuole vincere sempre.