Carlos Sainz, il 2020 in numeri. Il duello con Norris, il rendimento in qualifica e gara. I momenti da ricordare
Il 2020 di Carlos Sainz giustifica in pieno la scelta della Ferrari di puntare su di lui. Nella sua ultima stagione in McLaren, lo spagnolo ha completato a Monza la gara migliore della sua carriera, chiusa al secondo posto. Complessivamente, nel suo 2020 figurano sei piazzamenti in top-6 e sette consecutivi in top-7.
In qualifica, se si esclude il Bahrain dove Sainz non è potuto andare in pista e fare il tempo in Q2, la battaglia con il compagno di squadra Lando Norris è in parità (8-8). In gara, Sainz ha ottenuto più punti del britannico (il 52% del totale di squadra), e il divario avrebbe anche potuto essere maggiore se non avesse avuto un po’ di sfortuna. Problemi ai box gli hanno rovinato il pomeriggio al GP Stiria, a Silverstone era al quarto posto prima di una foratura, in Belgio non è nemmeno potuto partire.
Sainz ha chiuso il Mondiale piloti al sesto posto con 105 punti. Ha totalizzato 12 piazzamenti a punti nelle sedici gare in cui si è presentato in griglia. In queste, solo due volte non ha completato il gran premio. Come riporta il blog Lights Out, in nove gare ha guadagnato posizioni rispetto alla partenza, in tre invece è arrivato più dietro rispetto al posto occupato in griglia.
Anche in qualifica, il rendimento è costante. Quattordici le qualificazioni in Q3, con il terzo posto al GP Stiria e a Monza come momento migliore, e il quindicesimo in Bahrain come peggiore (8,29 la posizione media di qualifica).
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Il GP Italia è senza dubbio il gran premio più bello della sua stagione. Lo spagnolo ha riportato una McLaren in top-3 all’Autodromo per la prima volta dalla prima fila Hamilton-Button del 2012, e ha chiuso con il suo miglior piazzamento in F1: secondo.
E’ diventato così il secondo spagnolo dopo Fernando Alonso con almeno due podi all’attivo nel circus, e per la prima volta in carriera ha provato l’ebbrezza di trascorrere almeno un giro in testa a un gran premio. Solo altri 173 piloti in settant’anni di storia avevano provato la stessa sensazione prima di lui.
Spicca anche la rimonta da tredicesimo a quinto in Turchia, il GP che lancia una serie di tre gare consecutive in cui arriva tra i primi cinque.
Da dimenticare invece il GP Belgio, in cui registra la prima mancata partenza della sua carriera, e la prima per una McLaren dal 2017 (Alonso, GP Russia). Anche l’anno scorso, non era riuscito a completare nemmeno un giro a Spa-Francorschamps, dove anche Niki Lauda su una McLaren si trovò costretto a non partire nel 1985.
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