La Lancia Aurelia Spider B24 America ha un posto speciale nel cuore di Paolo Conte, nostalgico delle auto d’epoca
Vieni via con me. Parole in musica che raccontano un invito al viaggio. Una poesia di vita e d’amore, di speranza e nostalgia, firmata Paolo Conte. Non a caso Giorgio Verdelli l’ha scelto come titolo del film dedicato all’avvocato diventato cantante presentato al Festival di Venezia che debutta in DVD e Blu Ray.
Se niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri, allora può scattare una nuova partenza, si possono raggiungere inattese destinazioni. Può cominciare il prossimo atto dello spettacolo d’arte varia di un uomo innamorato.
Paolo Conte costruisce intarsi di musica suadente e versi sorprendenti. Ha sempre avuto un debole per le forme eleganti. Vale anche per l’auto che gli ha rubato il cuore più di tutte, la Lancia Aurelia Spider B24 America, versione più classica e confortevole del classico simbolo del film “Il Sorpasso”.
E’ proprio su una Lancia Aurelia Spider, icona della Dolce Vita, che Vittorio Gassman si lancia in un invito al viaggio ammiccando a tutti i compagni di viaggio che sognano di andare via con lui.
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Considerata la spider più bella del mondo, disegnata da Pinin Farina, ha debuttato al Salone di Bruxelles il 15 gennaio 1955. Era allora un modello esclusivo, costruito in 240 esemplari caratterizzati dal paraurti ad ala, con le portiere senza maniglie e i montanti del parabrezza arretrati, in stile americano.
Montava un motore che ha fatto epoca, il sei cilindri a V progettato dall’ingegner Francesco De Virgilio capace di raggiungere i 180 km/h.
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Due i rimpianti di Paolo Conte, che ha vissuto sotto le stelle del jazz mentre la pioggia cadeva bene sugli impermeabili. Tra le auto che vorrebbe rivedere, infatti, figurano la Citroën Maserati SM, che non ha avuto grande successo, e la Lancia Gamma, tanto affascinante quanto debole di motore.
Le auto fanno parte anche del suo immaginario canoro. Uno dei suoi grandi funambolismi è dedicato alla Topolino amaranto, il precursore della 500 con un colore che solo uno come Conte poteva scegliere per una canzone. In fondo, da un autore che immaginava cassiere a masticare caramelle alascane, un colore come il bianco o il nero sarebbe apparso stonato. E invece, quella Topolino raccontava un altro viaggio, un altro invito, a bersi “‘sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi”.
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