A partire dal 2021, la FIA introdurrà il biocarburante per le monoposto della Formula 1. Una misura che è parte di un più ampio programma
La FIA, oltre che approvare il calendario da 23 gare nel 2021, ha ribadito con enfasi il proprio impegno nella lotta all’inquinamento, in occasione dell’annuale assemblea generale. Un percorso intrapreso ormai da qualche anno, con i crescenti sforzi della Federazione nel cercare costantemente nuove soluzioni al fine di ridurre l’impatto ambientale del motorsport.
In particolare, il prossimo passo per arrivare all’obiettivo delle emissioni zero nel 2030 è l’approvazione dell’impiego di biocarburante sulle monoposto della Formula 1. Una misura che quindi traccia la strada da seguire nei prossimi anni, con l’intenzione dichiarata di diventare “carbon neutral” già a partire dalla prossima stagione.
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Biocarburante in Formula 1: l’obiettivo della FIA
A tal proposito, cruciale è stato il lavoro svolto dal dipartimento tecnico della FIA, che ha provveduto alla realizzazione del carburante ecosostenibile al 100%, rispettando tutti i parametri imposti dal regolamento della Formula 1 e quindi adatto alle monoposto.
Saranno gli stessi fornitori di powerunit – Mercedes, Ferrari, Honda e Renault – a produrre il biocarburante, che dovrà poi essere sottoposto ad una serie di test, prima della convalida della Federazione. L’intento è dunque quello di dimostrare che la tecnologia funziona e che porterà ciascun fornitore a sviluppare i propri carburanti, con il requisito obbligatorio di esserlo al 100% in vista dell’introduzione della nuova architettura dei motori.
Tuttavia, dal comunicato della FIA, non si evince di quali sostanze sia composto il biocarburante, definendolo “una varietà di biocarburante di seconda generazione, raffinato esclusivamente utilizzando rifiuti organici”.