Lego, scoppiata la polemica per un modellino di V-22 Osprey. Annunciata una decisione a suo modo storica da parte del brand
E’ diventato un caso il set della Lego per costruire il V-22 Osprey. Il kit per realizzare una versione in scala del velivolo, nella sua versione utilizzata per la ricerca e il salvataggio, risulta ritirato dal mercato. Il V-22, prodotto dalla Boeing e dalla Bell Helicopter Textron, è in dotazione all’esercito tedesco e giapponese.
Ma un gruppo tedesco ultra-centenario che si batte per la pace nel mondo, la German Peace Society – United War Resisters, ha protestato contro la messa in commercio di questo kit. Secondo un documento inviato alla Lego e citato dalla CNN, l’Osprey sarebbe stato usato in missioni di guerra in diversi fronti, dal Mali allo Yemen, dall’Afghanistan alla Siria.
Lego ha risposto facendo riferimento a un rapporto interno del 2010 che delinea una politica ancora valida a un decennio di distanza. “Lo scopo principale è di evitare armi realistiche ed equipaggiamenti militari che i bambini possano riconoscere da punti caldi nel mondo. Allo stesso tempo, il nostro obiettivo è far sì che il brand Lego non sia associato con questioni che glorifichino i conflitti o i comportamenti violenti”.
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Lego, la posizione del brand
Oltre ai bambini, però, intorno ai kit di veicoli militari si è sviluppata una community numerosa di appassionati adulti. E’ questo uno dei motivi per cui i pochi kit venduti dell’Osprey, che avevano un prezzo base di poco superiore ai 100 dollari, sono stati rivenduti a cifre dieci volte superiori online.
Tra i principali animatori di questa comunità c’è Dan Siskind, uno dei principali designer che realizzava i pezzi per assemblare i modelli poi distribuiti in tutto in mondo.
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Dopo le polemiche, il portavoce Ryan Greenwood ha sottolineato con forza la politica del brand Lego ma non ha fornito ulteriori spiegazioni per la decisione della casa di ritirare il V-22 Osprey, né tantomeno le ragioni che hanno convinto la casa a produrlo in prima istanza.
Per Lego, un colosso con un fatturato di 6,2 miliardi di dollari, resta difficile combinare la volontà di “ispirare i costruttori di domani” con i suoi kit e i modellini, e il giro d’affari legato ai nostalgici e agli appassionati dei mezzi militari.