Bologna, con l’Auto ubriaco sui binari: circolazione in tilt

Una stazione (Getty Images)

Circolazione ferroviaria in difficoltà a Bologna per colpa di un’auto, guidata da un uomo ubriaco, che si blocca sui binari

Una stazione (Getty Images)

Circolazione ferroviaria in tilt ieri a Bologna per colpa di un uomo ubriaco che, al volante della sua auto, ha camminato sui binari fino a quando la vettura non si è bloccata. Ha dell’incredibile quanto accaduto intorno alle 18.30 di lunedì 14 dicembre nel capoluogo emiliano. Un uomo, 27 anni, alla guida di una Renault Megane, mentre percorreva via Zanardi ha improvvisamente svoltato all’altezza di un passaggio a livello e ha iniziato a marciare sui binari fin quando l’auto non si è incastrata. Per sua fortuna in quel momento non transitava alcun treno e quindi ha evitato pericoli peggiori.

Bologna, ubriaco in Auto blocca circolazione ferroviaria

Immagine di una stazione (Getty Images)

La scena è stata vista ad alcuni passanti che hanno allertato le forze dell’ordine: sul posto sono intervenuti gli agenti della Questura e della Polfer. Il conducente era evidentemente ubriaco, come confermato anche dal test etilometro effettuato all’arrivo delle forze dell’ordine: fatto scendere dalla vettura, è stato denunciato per guida in stato di ebrezza e ha ricevuto diverse contravvenzioni, oltre a vedersi sequestrata la vettura.

La sua ‘impresa’ ha provocato non poche ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. Sei i treni cancellati sulla linea Bologna-Padova, cinque quelli che hanno subito ritardi per oltre cinquanta minuti, due quelli che hanno dovuto limitare il loro percorso. Per oltre due ore il traffico sulla tratta è stato bloccato. La circolazione è tornata regolare soltanto dopo le 21, sia in direzione Nord che in direzione Sud. Problemi anche per la circolazione stradale su via Zanardi dove è stato necessario l’intervento della polizia stradale per dirigere il traffico. Un pomeriggio di ordinaria follia con le ‘gesta’ del giovane che hanno creato non pochi problemi alla circolazione dei treni.

Bruno De Santis