La storica Maserati Biturbo fu l’auto che venne realizzata per omaggiare i grandi protagonisti di Spagna ’82, Paolo Rossi e Bearzot
Il successo del Mondiale di Spagna 1982, propiziato dai gol di Paolo Rossi e dalla Nazionale diretta da Enzo Bearzot, fu un evento di portata storica che rivoluzionò in modo emblematico il nostro paese che usciva dai drammatici anni di piombo.
Paolo Rossi e i fuoristrada
Pablito ha sempre avuto un rapporto molto particolare con le auto. Pur non essendo un collezionista maniacale, e pur non amando le passerelle con le auto supersportive che spopolano sui social di oggi, Paolo Rossi aveva un paio di passioni che erano legate soprattutto ai fuoristrada. Quando i SUV non erano ancora un concetto applicabile alle logiche commerciali delle grandi auto, Paolo Rossi si spostava con grandi 4×4.
“Credo che il motivo sia nel fatto che amo la campagna, adoro andare nei campi, nelle rogge, e il fuoristrada è in assoluto la cosa che mi assomiglia di più”. Auto belle, soprattutto berline tedesche per gli impegni ufficiali, un paio di Porsche in carriera (splendido il Carrera con cui era arrivato al Milan) e poi tanti fuoristrada. In particolare il Mitsubishi Pajero, la sua ultima auto, quella che ha usato per diversi anni nella sua tenuta in Toscana: “Guida alta, mi sento sicuro, mi piace sentirmi padrone della strada” – diceva Paolo Rossi – che indeciso tra i fuoristrada giapponesi di grande cilindrata e il Defender della Land Rover finì per privilegiare il Pajero.
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La Maserati Biturbo
Ma la macchina alla quale Pablito fu accostato dalle immagini d’archivio del 1982 è soprattutto la Maserati Biturbo. Quando l’Italia vinse il Mondiale la nuova Biturbo era appena uscita. Costava circa 22 milioni di lire e puntava al grande mercato internazionale, in modo particolare quello canadese e statunitense.
La vittoria dell’Italia ai Mondiali fu una straordinaria operazione di marketing per decine di imprese italiane. Tra cibo, moda e auto le quote di esportazioni di prodotti italiani furono da record. La Maserati capì per prima che gli Azzurri potevano essere i testimonial perfetti. Il modello 2.5cc della Biturbo, destinata ai mercati esteri fu offerto a diversi protagonisti dell’epoca. Enzo Bearzot fu uno dei primi a portarsela a casa, e fu proprio il CT della nazionale che convinse Paolo Rossi a provarla.