Al termine della prima sessione delle prove libere molti piloti esprimono perplessità circa una sessione di qualifiche che si annuncia estremamente affollata
Il nuovo tracciato della pista del GP di Sakhir si annuncia particolarmente veloce e imprevedibile: una velocità media di 233 km/h su un giro che dovrebbe spingersi al di sotto dei 55”. Un ovale appena appena rallentato da qualche traiettoria ma di fatto si tratta di uno dei circuiti più veloci nella storia della Formula 1.
Inevitabile che con un ritmo così frenetico di tempo sul giro le qualifiche si annuncino estremamente imprevedibili. Con tanto traffico e il rischio di trovarsi sulla scia sbagliata o tappati dietro qualche pilota più lento. George Russell, che sostituisce sulla Mercedes l’assente Lewis Hamilton, ammette di sentirsi come un ragazzino al primo giorno di nuoto che viene buttato dal lato alto della piscina al: “É un tracciato sicuramente diverso da tutti gli altri, difficile per non dire altro. La qualifica credo che sarà il momento più complicato in assoluto. La gara? Considerando anche i doppiati sarà una carneficina…”
Un termine molto forte, soprattutto se si ripensa alle drammatiche immagini dell’incidente di Grosjean della settimana scorsa.
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Anche Vettel, sedicesimo nella seconda sessione di prove libere, sembra essere incuriosito più che preoccupato dalla velocità della pista: “É tutto estremamente strano, ci siamo concentrati molto sulla sezione centrale della pista ma in realtà è tutto il circuito che si prospetta difficile da interpretare. Con venti auto in pista la Q1 sarà affollata e confusa: se consideriamo che occorrerà tempo per trovare il miglior set e che servirà qualche giro di lancio, troveremo tutti un sacco di traffico. Vedremo come reagiranno le gomme”.
Bottas invece ha litigato con i cordoli dei quali si sono lamentati parecchi piloti: “Fare un giro davvero pulito sarà difficilissimo, e credo che sarà questo a fare la differenza. Le curve sono poche ma sono estremamente selettive: se si arriva troppo spunti – dice Bottas – si rischia di fare un vero disastro”.
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Intanto nella serata di ieri molti piloti hanno portato in commissione una vertenza: dividere la Q1 in due gruppi di dieci auto l’uno promuovendo i cinque migliori tempi e tagliando di fatto la Q2. I commissari hanno preso atto della richiesta ma difficilmente potranno accoglierla perché questo stravolgerebbe il protocollo e il regolamento oltre che l’agenda del programma. Ma di sicuro i piloti sono molto preoccupati dalla ressa che si creerà nella prima sessione delle qualifiche.
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