..ncora un gesto di grande generosità da parte di Sebastian Vettel: andrà all’asta il casco con il quale ha ottenuto il finora unico podio di stagione
Una grande occasione per tutti gli appassionati di Formula 1. Forse l’ultima per portarsi a casa un oggetto straordinario nella carriera in Ferrari di Sebastian Vettel, ormai prossimo a lasciare la rossa.
Il casco con il quale Sebastian Vettel ha completato il gran premio di Turchia, l’unico nel quale è riuscito a salire sul podio nel corso di questa stagione, sarà messo all’asta. Lo scopo è quello di raccogliere fondi per due enti di beneficenza che lavorano con i bambini in Uganda e Togo.
Si tratta di un’iniziativa cui il quattro volte campione del mondo tiene particolarmente visto che Vettel difficilmente ha deciso di rinunciare ai suoi caschi che ha sempre conservato gelosamente durante tutto il suo periodo in Formula 1. A tutt’oggi, per ammissione dello stesso campione tedesco, sono soltanto quattro i caschi che Vettel ha regalato: tre sono finiti a suoi amici d’infanzia con un’unica richiesta, la garanzia che non venissero mai venduti all’asta. Il quarto, invece, è stato donato all’ente di beneficenza della Red Bull, la Wings for Life che il pilota ha sostenuto molto allungo soprattutto durante la sua permanenza nella scuderia austriaca.
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Il casco di Sebastian Vettel è stato disegnato per l’occasione e sarà lo stesso che vestirà anche in occasione delle ultime due prove del mondiale. E qunque fino a domenica prossima sul circuito del Bahrein e nell’ultima tappa stagionale, ad Abu Dhabi.
Vettel ha voluto spiegare così la sua iniziativa: “Il 2020 è stato un anno estremamente difficile per tutti e come piloti di Formula 1 ci siamo sentiti chiamati in causa in prima persona non solo nel nostro forte messaggio contro il razzismo che ha caratterizzato tutto il mondiale ma anche per dare un motivo di soddisfazione e di gioia ai tanti fans che sono stati costretti a restare a casa durante il lockdown. Quando mi è stato chiesto di fare qualcosa di particolare per i bambini africani ho voluto un casco speciale. Qualcosa che fosse diverso da tutto gli altri e l’ho chiamato proprio così, Diversity. È un casco simile a quello con il mio design originale. Ma al posto della bandiera tedesca ho messo l’arcobaleno con tante persone intorno. Una dimostrazione del fatto che l’integrazione non solo è possibile ma è necessaria”.
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Il casco Diversity gli ha portato fortuna con il primo podio stagionale in Turchia. Alla fine del mondiale sarà venduto in beneficenza in un’asta online: “Credo che questo casco abbia un valore importante soprattutto per il tipo di messaggio che porta. Ma, a questo punto, credo che sia opportuno che generi un valore vero, concreto. Il ricavato andrà interamente in beneficenza. Sarà l’unico casco che regalerò nei miei sei anni con la Ferrari, l’unico che sarà possibile aggiudicarsi all’asta. Conto sulla generosità di tutti coloro che vorranno partecipare a questo progetto”.
Gli enti di beneficenza coinvolti nell’iniziativa sono due: Children A Chance, che aiuta i bambini svantaggiati in Uganda a frequentare la scuola e ottenere un’istruzione. E Smiles For Togo, un’organizzazione che realizza progetti sociali e sostenibili per i bambini in Togo.
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