Gli spostamenti a Natale saranno oggetto di controlli accurati per garantire il rispetto delle norme decise dal Governo: ecco cosa prevede il piano.
Giuseppe Conte ha ufficializzato nella conferenza di ieri sera le norme decise dal governo da rispettare durante le festività natalizie ormai prossime. Non mollare la presa in questa fase così delicata che si trova a vivere il nostro Paese, alle prese con la seconda ondata di contagi diventa fondamentale per evitare che la situazione possa peggiorare ulteriormente. Nonostante tutto, ci sono delle decisioni che non possono che fare discutere. Tra queste il divieto di spostamento al di fuori del proprio Comune di residenza in occasione delle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno che, inevitabilmente, finisce per penalizzare chi vive in una piccola realtà e molto meno chi abita in una grande città. Altrettanto importante sarà prestare la massima attenzione nell’organizzazione di pranzi o cene di famiglia, soprattutto se questi prevedono la presenza di persone non conviventi. A essere a rischio sono soprattutto gli anziani, specialmente se soffrono già di alcune patologie.
Il Viminale sembra essere intenzionato a non lasciare niente al caso e vorrebbe fare il possibile per assicurarsi che le norme possano essere rispettate. Solo nella giornata di ieri le vittime ufficiali per Covid sono arrivate quasi a quota mille; l’idea alla base è quella di rinunciare a qualcosa oggi per non dover andare incontro a situazioni peggiori tra poche settimane.
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Spostamenti a Natale e il rispetto delle norme: come pensa di operare il governo
Come già accaduto in primavera, il Viminale vorrebbe assicurarsi che gli italiani siano ligi nei prossimi giorni, pur comprendendo come possa essere un sacrificio per molti non poter trascorrere le feste insieme agli affettipiù cari. Questo ovviamente impedirà di entrare nelle case degli italiani per accertarsi di persona della situazione. Un comportamento del genere sarebbe rischioso anche per le forze dell’ordine ai fini del contagio.
I controlli ci saranno comunque. Il piano predisposto prevede un monitoraggio nei confronti di chi ne approfitterà per spostarsi nelle seconde case. A questo si affiancheranno droni e posti di blocco, soprattutto nelle stazioni e in autostrada proprio per accertarsi in prima persona delle motivazioni dei viaggi. Non mancheranno postazioni presso i varchi aeroportuali e ferroviari. La presenza degli agenti coinvolgerà soprattutto i treni che garantiscono gli spostamenti tra le varie città del nostro Paese e aerei. La polizia locale dovrebbe inoltre dare il proprio supporto anche sul territorio per verificare che non possano esserci assembramenti.
Su un altro aspetto l’esecutivo è stato chiaro: i prefetti non saranno lasciati soli, ma anzi potranno contare, se necessario, e su una task force congiunta dei carabinieri, della polizia e della guardia di Finanza. Previsto anche l’impiego dell’esercità soprattutto nelle metropoli.
Altro momento cruciale sarà la notte che ci porterà a salutare questo anno decisamente difficile. È infatti fortemente raccomandato evitare di organizzare feste con persone che provengono da fuori. A questo si aggiunge il divieto di feste in piazza, anche solo per un semplice ritrovo. I sindaci potrebbero decidere, in caso di necessità, di chiudere strade o piazze dove spesso confluiscono gli abitanti.
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