Il GP del Sakhir si terrà sulla stessa pista di domenica scorsa ma su un tracciato diverso e solleva le critiche di Pierre Gasly per via dei suoi cordoli
Mentre sulla pista del Sakhir si continua a lavorare, nel tentativo di adattare alcune curve e soprattutto di sostituire il guard-rail con gomme e protezioni proprio nel punto dove la settimana scorsa ci fu il drammatico incidente di Roman Grosjean, spiccano alcune polemiche che riguardano il tracciato.
Gasly e il cordolo ‘aggressivo’
A criticare alcune caratteristiche del GP del Sakhir è stato in queste ultime ore il pilota dell’AlphaTauri Pierre Gasly si è lamentato molto della struttura e della conformazione dei cordoli. Il tracciato, infatti, sarà utilizzato per un gran premio di Formula 1 per la prima volta in assoluto. Di fatto si tratta di una sezione del circuito, molto più ampia, che ha ospitato il gran premio della settimana scorsa. Una pista estremamente veloce, molto simile a un ovale americano il cui tempo di percorrenza sarà velocissimo.
Gasly, come tutti gli altri piloti, è alla sua prima prova su questo genere di circuito ma si è allenato molto con il simulatore prima di visitare la pista: “In definitiva stiamo parlando di un tracciato estremamente veloce con tanti rettilinei molto lunghi e con pochissime curve, in tutto tre o quattro. La prima e l’ultima curva e sono esattamente le stesse del tracciato che abbiamo affrontato anche domenica scorsa, c’è poi la curva #4 che sarà decisamente più veloce con un’uscita più ampia questo è il punto sicuramente più pericoloso con una chicane che ha uno strano cordolo, piuttosto invadente e difficile da interpretare”.
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Alta velocità e gran traffico
A Gasly quel cordolo non piace particolarmente, ritiene che possa essere pericoloso soprattutto per la velocità con il quale lo si affronta: “Occorrerà un po’ di prudenza, sicuramente dovremmo farci la mano e prenderci l’abitudine, non sarà facile avendo a disposizione solo le prove. Ma, tutto sommato, ogni elemento di novità è anche qualcosa di divertente da dover affrontare”.
Il tracciato sarà uno dei più veloci in assoluto nella storia della Formula 1: “Magari ad alcuni osservatori in televisione potrebbe non piacere perché tutto sommato è un circuito piuttosto elementare, che punta tutto sulla velocità e con pochi spunti tecnici. Alla fine credo che riusciremo a percorrerlo in 54, 55 secondi al giro al massimo. Il che significa che ci sarà molto traffico e tanti doppiaggi. Credo che fin dalle qualifiche, quando tutte le auto saranno in pista e cercheranno di spingere al massimo per ottenere il miglior tempo, vedremo una gran bagarre”.
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