Pol Espargarò si sente maturo per poter affrontare Marc Marquez nel team Repsol Honda MotoGP. L’esperienza in KTM lo ha fatto crescere tanto.
Tra le novità della griglia MotoGP nel 2021 ci sarà il passaggio di Pol Espargarò in Honda. Dopo aver chiuso con una stagione positiva l’esperienza in KTM, lo spagnolo affronterà una nuova avventura.
Ha avuto coraggio nel decidere di lasciare la casa di Mattighofen per andare ad affiancare Marc Marquez, che nel team Repsol è sempre stato l’indiscusso numero 1. Il 29enne rider di Granollers dovrà dimostrarsi all’altezza dell’otto volte campione del mondo, cosa che non sarà semplice soprattutto all’inizio quando dovrà adattarsi alla RC213V.
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MotoGP, Pol Espargarò carico per il 2021
Espargarò, intervistato da Motorsport-Total, ha mostrato di non essere preoccupato per l’esperienza in Honda: «Quando iniziai con KTM avevamo 3,5 secondi di ritardo. In quattro anni siamo riusciti a costruire una moto che funziona. La Honda è sempre stata davanti. Forse il primo anno non sarà così buono, ma nel secondo anno la moto sarà lassù»
Pol è molto motivato di fronte all’idea di sfidare Marquez, un compagno che rischia di metterlo molto in ombra: «Ho sempre detto che non si tratta di avere paura, ma di scoprire. Un atleta professionista vuole sempre migliorare ed essere sfidato. Questo capitolo della mia carriera è un’avventura. Posso migliorare me stesso e mostrare quanto sono veloce. Sono stato sottovalutato in passato perché non eravamo bravi».
Il pilota spagnolo conta di chiudere in top 5 con la Honda, come ha fatto con la KTM: «Voglio farlo anche con la Honda. Non si tratta di dimostrare qualcosa a nessuno, voglio dimostrare a me stesso che sono un top rider. Sento di essere a un livello a cui non ero mai stato prima. Sono diventato più maturo».
Il fratello di Aleix Espargarò si sente di ringraziare KTM per la sua maturazione, cosa che lo fa essere convinto di poter dire la propria al fianco di uno come Marquez: «Sento come se fossi cresciuto da bambino a uomo in KTM. Ho imparato molto sulle moto. Mi hanno insegnato a essere un pilota di MotoGP. Senza queste conoscenze, sarebbe impossibile affrontare il miglior pilota del mondo. Adesso mi sento un uomo».
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