Nonostante il terribile incidente in Bahrain, Romain Grosjean non vuole mollare e vuole tornare in pista il prima possibile. Il pilota ha già in mente una data.
Romain Grosjean ha stupito tutti in Bahrain mostrando una potenza di riflessi non da tutti e riuscendo a uscire dalla sua monoposto velocemente nonostante questa fosse avvolta dalle fiamme. E ora il pilota della Haas vuole farlo ancora: è stato lui stesso, in attesa di essere dimesso dall’ospedale (il ritorno a casa avverrà domani, ma solo per precauzione), a rassicurare la scuderia sul momento in cui potrà tornare in pista.
Nonostante la paura vissuta, lo svizzero non vuole considerare conclusa la sua stagione e ha già in mente quando poter tornare in pista, forte anche di un morale che è ancora alto. I vertici non vogliono bruciare le tappe, ma se le condizioni lo permetteranno non escludono di poterlo accontentare.
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A rassicurare tutti su quello che potrebbe accadere è Gunther Steiner, team principal della Haas, che è a contatto diretto con il pilota: l’obiettivo è Abu Dhabi, dove si corre la prossima settimana.
“Noi puntiamo a permettergli di tornare in gara già in vista di quella data, non lo escludiamo – sono le parole del team principal riportate da Motorsport.com -. Siamo in contatto con Romain e lui si sente bene. Lui non vuole stare fuori a lungo. Ovviamente faremo tutto solo se le condizioni ce lo permetteranno. Se fosse necessario, sarà Pietro Fittipaldi a sostituirlo. La tutela della sua salute sarà ovviamente il fattore che condizionerà la nostra salute. Non vogliamo affrettare i tempi”.
Si pensava che Grosjean potesse lasciare l’ospedale già da oggi, ma rimandare le dimissioni a domani non deve essere considerato un segno di peggioramento: “I medici hanno deciso di fargli trascorrere un’ulteriore notte in ospedale, ma la situazione resta stabile. Lì si trova in un ambiente sicuro, dove potranno valutare al meglio il livello di guarigione delle sue ustioni“.
Steiner ha voluto ricostruire l’incidente anche dal punto di vista del diretto interessato: “Lui si ricorda come è uscito dall’abitacolo. Non sa però come sia finito nelle barriere, è stato lui ha chiederlo a me – ha precisato il dirigente -. Io gli ho detto che è stato lui a toccare la monoposto di Kvyat. L’urto lo ha portato a finire contro le protezioni. Tutto è avvenuto velocemente, probabilmente per quello non riesce a ricordare la dinamica dei fatti esatta. Non so se ha avuto modo di vedere i replay dell’accaduto, non me la sono sentita di fargli rvivere un momento così drammatico” – ha concluso.
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