Scopriamo la storia del ventiduenne George Russell, pilota della Williams che correrà il GP Sakhir in Bahrain al posto di Lewis Hamilton
Fernando Alonso l’ha battezzato come il giovane pilota da guardare per il futuro. George Russell sorprende per velocità naturale e costanza di prestazioni con la Williams, e domenica a Sakhir potrà passare da un estremo all’altro della griglia.
Il britannico, che fa parte della scuderia dei piloti Mercedes, guiderà infatti la monoposto del campione del mondo Lewis Hamilton, contagiato dal Covid-19. Un significativo passaggio di tempo per un pilota che da bambino attraversava le piste di kart su una macchina giocattolo a pedali.
Russell, uno dei piloti più alti in griglia, ha iniziato per emulare il fratello campione del mondo nei kart, come raccontava l’anno scorso all’agenzia di stampa Reuters.
Ha debuttato con la Williams nella stagione 2019 in Formula 1, ma prima aveva comunque effettuato test con sette vetture: tre Mercedes, due Force India, una Williams, una McLaren. E il suo talento non passava certo inosservato.
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Già prima di debuttare in Formula 1, Russell aveva sfidato nelle serie minori Lando Norris e Alexander Albon, che con il podio in Bahrain potrebbe essersi conquistato la riconferma in Red Bull per il 2021.
“Penso ci sia una bella dinamica fra noi” ha raccontato Russell alla Reuters. “Siamo venuti su insieme, andiamo d’accordo, ci scriviamo spesso anche con Charles Leclerc, Max Verstappen, Esteban Ocon. Saremo noi, spero, la nuova generazione che caratterizzerà i prossimi dieci anni in Formula 1″.
Nato a Kings Lynn come l’ex pilota e opinionista tv Martin Brundle, è un asso delle qualifiche. Senza contare le penalizzazioni, ma valutando solo i tempi sul giro, da quando è in Formula 1 non è stato mai battuto dai compagni di squadra Robert Kubica e Nicholas Latifi. Ha una serie aperta di 36 gare davanti ai piloti con la sua stessa monoposto. Gliene mancano otto per eguagliare la serie record Ayrton Senna tra il 1985 e il 1988. Perfino Michael Schumacher o Alain Prost non hanno ottenuto risultati simili. Il futuro della Mercedes sembra in ottime mani.
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