Spostamenti a Natale, stretta sulle Regioni: tutte le novità volute dal Governo per evitare una pesantissima terza ondata di Covid
Ci si avvia a grandi passi verso il Natale. A poco più di tre settimane dalle festività, il Governo sta per varare un nuovo Dpcm, che dovrebbe essere presentato il 4 dicembre. Una serie di misure che andranno a limitare gli spostamenti tra Regioni per evitare di commettere gli stessi errori a cui abbiamo assistito la scorsa estate. I numeri sono attualmente più preoccupanti rispetto allo scorso luglio e c’è bisogno di non abbassare la guardia. Ecco quindi che verranno contingentati i viaggi fuori dal proprio territorio di residenza, a meno di validi motivi. Un blocco che dovrebbe partire dal 18 o 19 dicembre e dovrebbe coinvolgere anche le Regioni in fascia gialla (quelle con minor indice di rischio).
A Ferragosto furono 8 milioni gli italiani in macchina pronti a raggiungere amici e parenti da Nord a Sud della Penisola. Una statistica che non può ripetersi, anche a discapito di cenoni e pranzi natalizi. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, l’ha già ribadito in più occasioni: “Non sarà un Natale come tutti gli altri”. Niente assembramenti, anche familiari, e riunioni limitate ai parenti conviventi. Uno schema che dovrebbe essere ripetuto anche per Capodanno.
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I governatori delle Regioni cercheranno di opporre un minimo di resistenza agli spostamenti limitati, ma la linea voluta dal Governo è ormai tracciata. Chi dovrà uscire dal proprio territorio di residenza dovrà avere l’autocertificazione (cosa non prevista per gli spostamenti tra comuni della stessa Regione).
Le motivazioni consentite riguarderanno il ricongiungimento con un parente anziano o solo, il ritorno presso il proprio domicilio o studenti fuori sede che raggiungono casa.
Il coprifuoco rimarrà fissato alle 22 in tutta Italia e nella notte di Natale e Capodanno, verrà esteso fino alle 6 del mattino (invece delle 5).
Piccolo spiraglio per i negozi che potrebbero avere una concessione sull’orario di attività, fino alle 21, così come i centri commerciali aperti anche nel week end.
Per i ristoranti invece dovrebbe restare fisso l’obbligo di chiusura massimo alle 18, con blocco totale per Natale e 1 gennaio.
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