Toto Wolff è netto nell’esprimere contrarietà da parte di Mercedes all’idea di Mattia Binotto sulla convergenza delle performance dei motori.
Il titolo piloti e quello costruttori del campionato 2020 sono ormai stati assegnati, quindi riprendono le discussioni sul futuro della Formula 1. Un tema in particolare è tornato fortemente in auge in questi giorni: il congelamento dello sviluppo dei motori.
La Red Bull verrà “abbandonata” dalla Honda al termine della stagione 2021 e ha chiesto il blocco dello sviluppo per poter continuare a utilizzare le power unit giapponesi. Dal 2022 nessun intervento, dunque, sui propulsori fino al cambio di regolamento previsto per il 2026.
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Ferrari, che dispone del motore meno performante della griglia della Formula 1, inizialmente si era detta contraria alla proposta Red Bull. Una mossa contraria allo spirito di questo sport, l’aveva definita l’amministratore delegato Louis Camilleri. Tuttavia, nei giorni scorsi la scuderia di Maranello ha cambiato posizione.
Il team principal Mattia Binotto ha spiegato che Ferrari è disposta ad anticipare di un anno il congelamento dei motori, ma a patto che venga trovato un sistema che porti a una “convergenza della performance“. Una soluzione che eviti a un costruttore di trovarsi troppo indietro rispetto alla concorrenza.
A Mercedes l’idea di anticipare il blocco dello sviluppo delle power unit non dispiace, visto che è la numero 1 anche a livello di propulsore. Tuttavia, Toto Wolff boccia in modo netto l’idea di un bilanciamento delle prestazioni: «Noi siamo aperti su tutti i fronti – riporta Motorsport.com – possiamo parlare di tutto, ad eccezione della ‘convergenza della performance’. Sarebbe l’inizio della fine, non è una linea che Mercedes approva. Si tratta di un insulto allo spirito della F1. Per un produttore è un’umiliazione chiedere un bilanciamento delle prestazioni».
Wolff ha espresso in modo chiaro la posizione della scuderia di Brackley, contraria a individuare un sistema che dia equilibrio a livello motoristico nella griglia del campionato. Non sarà facile trovare un accordo che soddisfi tutte le parti.
Ma Ferrari e Mercedes possono anche non arrivare a un’intesa, il problema maggiore è della Red Bull che ha fatto la proposta sull’anticipare il congelamento dei motori perché non ha un accordo con un fornitore per il 2022. A Milton Keynes saranno costretti a bussare nuovamente alla porta della Renault? Lo scopriremo tra non molto…
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