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F1, salary cap per i piloti? Hamilton ha le idee chiare

Franz Tost, team principal dell’Alpha Tauri, propone il salary cap per i piloti di Formula Uno. Ma cosa ne pensa il campione del mondo Lewis Hamilton?

Lewis Hamilton (Foto: Getty Images)

Anche in questa stagione di Formula Uno Lewis Hamilton è stata la star indiscussa, non solo sul piano dei risultati, arrivando a conquistare l’ennesimo titolo della sua carriera, ma anche con i comportamenti extra circuito, come quando si è fatto portavoce della lotta al razzismo, diventando uno degli esponenti più in vista del movimento per il “Black Lives Matter“, invitando anche i colleghi a seguirlo. Nonostante questo modo di agire, il campione del mondo si è detto assolutamente contrario alla possibile introduzione di un salary cap per i piloti.

La proposta è arrivata dal team principal dell’Alpha Tauri, Franz Tost, convinto che questa possa essere una strada da seguire in seguito al tetto alle spese che è stato introdotto.

Lewis Hamilton (Foto: Getty Images)

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Salary Cap in Formula Uno? Lewis Hamilton ha le idee chiare

I protagonisti della Formula Uno sono abituati ormai da anni a guadagni decisamente stratosferici, difficile quindi pensare che qualcuno di loro possa pensare di fare un passo indietro di fronte a questa situazione. C’è però chi come Franz Tost, team principal dell’Alpha Tauri, è convinto della necessità di introdurre un tetto di spesa ai loro stipendi. I piloti non dovrebbero mai avere stipendi superiori ai 10 milioni di dollari“. Cifre importanti, ma decisamente più basse rispetto a quanto guadagna l’attuale campione del mondo Lewis Hamilton: quella cifra è infatti pari a un quinto rispetto a quanto percepisce la stella della Mercedes.

Interpellato sulla questione, il britannico non ha dubbi, ma anzi ha utilizzato un tono piuttosto seccato nella risposta. “Chi lo ha detto?” – ha chiesto in conferenza stampa. “Franz Tost” – è stata la risposta. A quel punto lui ha ribattuto: “Chi è?“.

Il suo pensiero è stato quindi più articolato: “La nostra situazione è certamente diversa rispetto ad altre realtà quali NFL o NBA dove, nonostante la presenza di un tetto salariale, i giocatori hanno i loro diritti di immagine. In una realtà come la Formula Uno sono i team ad avere il maggiore potere. Noi siamo delle star, contribuiamo ad accrescere il valore dei brand, possiamo essere considerati un valore aggiunto.

L’idea di dover fare una rinuncia non è quindi certamente allettante per lui, soprattutto ora che la firma con la Mercedes è ormai imminente.

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Ilaria Macchi

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