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Treni a idrogeno, il progetto di Trenord: come potrebbe cambiare la mobilità

FNM, Trenord e Regione Lombardia hanno avviato il progetto per i treni a idrogeno: la novità presto nel Nord Italia.

(Foto: Getty)

L’idrogeno si sta rivelando un’ottima alternativa ai carburanti tradizionali e, pertanto, sono molte le aziende che stanno operando nel campo, tra cui sono presenti anche alcune società italiane. In particolare, l’ultima novità è quella legata al progetto del Gruppo FNM che, assieme a Trenord e Regione Lombardia, ha avviato proprio in questi giorni.

Il piano si fonda su tre principi cardine: economia circolare, autosufficienza energetica e diminuzione degli agenti inquinanti. L’obiettivo è dunque quello di creare un sistema chiuso, in cui si provvederà alla produzione del biocarburante, destinato ad essere utilizzato internamente. La stima dell’investimento si aggira tra i 250 e i 300 milioni di euro complessivi.

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Treni a idrogeno, il progetto di Trenord e Regione Lombardia

(Foto: Getty)

Inizialmente, è prevista la sperimentazione in Nord Italia. In particolare, i treni a fuel cell viaggeranno sulla tratta Brescia – Iseo – Edolo, mirando quindi a sostituire i convogli a diesel attualmente in circolazione sulla linea. Una scelta non casuale, quella della zona, in quanto può contare già su 100 centrali idroelettriche che consentiranno l’accesso all’idrogeno.

I primi sei treni serviranno altresì a Trenord per fare pratica nella manutenzione della nuova tecnologia, a cui seguiranno quindi altri otto, che rimpiazzeranno i regionali a gasolio. I convogli saranno forniti da Alstom, azienda tedesca specializzata nell’ambito, che ha già sperimentato con successo i propri mezzi in Germania, con iLint, divenuto punto di riferimento per i trasporti teutonici nei due anni di attività.

Il primo impianto di produzione dell’idrogeno sarà gestito dal Gruppo FNM e sorgerà, tra il 2021 e il 2023, a Iseo in un’area vicina alle ferrovie, in modo tale da eliminare il bisogno di ricorrere ai trasporti su gomma del carburante.

Inoltre, l’utilizzo dell’idrogeno è previsto anche per una flotta di autobus, che andranno a completare il servizio dei trasporti della Valcamonica.

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Francesco De Vincenzo

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