Progetto per la ricarica ad induzione per le auto elettriche sbarca in Italia: la novità potrebbe risolvere il problema delle infrastrutture
Uno dei problemi principali della mobilità elettrica riguarda sicuramente il nodo delle infrastrutture e della scarsa diffusione delle colonnine di ricarica. Una problematica che frena lo sviluppo di questo particolare settore ma che potrebbe avere una soluzione nella ricarica ad induzione. Si tratta di un sistema che garantisce la ricarica di un veicolo elettrico mentre è in movimento. Una tecnologia già sperimentata su strade a bassa percorrenza e che ora sbarca in Italia sull’autostrada A35, la Brebemi.
L’innovazione è stata testata in Svezia con un investimento di 11 milioni di euro sul tratto autostradale tra l’aeroporto di Gotland e Bisby. Sotto il manto stradale in questo caso è stata creata una rete elettrica: grazie a questa, i veicoli dotati di un apposito ricevitore riescono a caricarsi in marcia.
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Il progetto, che sarà ora attuato sull’autostrada che collega Brescia, Bergamo e Milano è stato realizzato dalla ElectReon Wireless, società israeliana. L’obiettivo è quello di permettere alle auto elettriche di ricaricarsi durante la marcia, senza la necessità di nessun tipo di contatto tra la vettura e la tecnologia di ricarica. Il primo passo del progetto riguarderà un chilometro dell’autostrada. Poi se i risultati saranno positivi, si estenderà l’installazione sull’intera A35, in entrambe le direzioni di marcia.
L’accordo siglato è di durata triennale e prevede che i costi di gestione (all’incirca 80 milioni di euro) saranno a carico dell’autostrada. La società israeliana fornirà il materiale elettrico e inoltre si occuperà di logistica, installazione ed analisi dei dati.
Importante specificare come la sperimentazione potrà avvenire su auto elettriche compatibili con il wireless. La stessa ElectReon ha realizzato un dispositivo che rende possibile ricaricare le auto tramite le bobine installate sotto l’asfalto. Il progetto, in fase di sperimentazione, ha degli aspetti problematici da tenere in considerazione. Proprio la necessità di veicoli compatibili è il primo, mentre un altro è relativo ai costi di realizzazione e alla necessità di effettuare modifiche sul tratto stradale interessato.
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