Enea Bastianini, all’ultima stagione in Moto2, ha festeggiato a Portimao la vittoria del titolo della seconda classe
Enea Bastianini porta l’Italia in alto, al vertice del Mondiale di Moto2. E’ romagnolo il nuovo Campione del mondo della seconda classe. Una vittoria meritata, arrivata nell’ultima gara della sua carriera in Moto2, prima del grande salto in MotoGP, dove l’attenderà la Ducati.
Succede all’albo d’oro ad Alex Marquez e, proprio come lo spagnolo, dall’anno prossimo lo aspetta l’avventura tra i grandi. Italia di nuovo sul tetto del mondo, quindi, per la quarta volta consecutiva in almeno una delle tre classi. Un segnale inequivocabile di come la scuola italiana – anche per merito della VR46 Academy del vice campione del Mondo Luca Marini – sia ancora la migliore.
“Mi giocherò qualcosa di importante” aveva detto ieri ai microfoni di Sky il pilota emiliano, ben conscio di come fosse vicino il titolo iridato. Solo due stagioni ha impiegato per diventare Campione del Mondo, un titolo meritato, con tanto di rivincita ottenuta dopo aver perso il Mondiale di Moto3 in passato.
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Enea Bastianini: la cavalcata iridata
Una cavalcata quasi perfetta quella della “Bestia“, all’insegna della continuità di rendimento. Un solo “zero”, in Austria, tre vittorie, due secondi posti ed altrettanti terzi posti in un Mondiale con 12 gare. Il suo peggior piazzamento sempre in Austria, evidentemente pista ostica alla “Bestia“, con il decimo posto finale.
Il pilota ha sempre mostrato grande sangue freddo, anche nell’ultima gara, riuscendo sempre a capire quand’era il momento di attaccare e quando, invece, di agire in difesa con la gestione della moto e delle gomme, fondamentale nella classe di mezzo.
Una dote, questa, che sicuramente gli ritornerà utile anche nella classe Regina, dove sarà ancor più importante riuscire a gestire al meglio la moto.
Enea, con il titolo Mondiale, ha conquistato un piccolo primato. Con i suoi 22 anni, infatti, è il pilota più giovane a vincere un Mondiale tra le tre classi in questo 2020 (Arenas ha trionfato in Moto2 e Mir in MotoGP). Titolo iridato conquistato senza nemmeno una pole, al pari proprio di Mir ed Arenas. Un evento, questo, che non accadeva dal 1982 nella classe di mezzo.
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Bastianini e l’esordio con le minimoto
Enea Bastianini è il terzo italiano a trionfare in Moto2 dopo Bagnaia e Morbidelli. Classe 1997, è il papà Emilio a metterlo su una moto piccolissimo, quasi dopo aver imparato a camminare. A tre anni e tre mesi in sella ad una due ruote, da qui la scelta del numero 33 in gara.
Il suo esordio nelle minimoto, con la vittoria del titolo europeo nel 2011 con la MiniGP70. Mostra subito grande talento e nel 2012 conquista pure il titolo nazionale nel trofeo esclusivo per le Honda NSF250R. Un anno dopo partecipa alla Red Bull MotoGP Rookies Cup chiudendo al quarto posto la classifica finale con due vittorie.
La curiosità riguardante Bastianini? Il suo idolo non è Valentino Rossi, come potrebbe essere per tutti i piloti italiani, ma Casey Stoner, l’ex pilota australiano. “Mi incantavo davanti alla sua guida quando correva” le sue dichiarazioni in un’intervista nell’anno del debutto in Moto3.
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Enea, il debutto in Moto3 ed il salto in Moto2
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Il grande salto in Moto3 arriva nel 2014, con Fausto Gresini che lo porta nello Junior Team GO&FUN. E’ Nicoolò Antonelli il suo compagno di team ed il primo podio – un secondo posto – arriva in Catalogna, alla settima gara assoluta. A fine stagione chiuderà al nono posto. Nel 2015 stesso compagno di box; in Catalogna, sempre sulla pista spagnola, la sua prima pole, mentre a San Marino ottiene il “double“, pole position e prima vittoria nel Mondiale. Chiude il Mondiale al terzo posto con 207 punti.
Il 2016 è l’anno dei rimpianti; secondo posto mondiale con 177 punti ma anche due “zero”, in due gare saltate per infortunio. La delusione più grande per il pilota che nel 2017 passa al team Estrella Galicia 0,0. Quarto posto finale e salto in Moto2, al team Italtrans Racing della Kalex. Una stagione di ambientamento, con il decimo posto finale e 97 punti in classifica.
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Bastianini ed il ricorso vinto al Consiglio di Stato
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Enea Bastianini è stato anche protagonista di una vicenda spiacevole, addirittura finita al Consiglio di Stato. Nel 2015 entra nel gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, la Polizia di Stato. Ha, però, un tatuaggio che gli “costa” l’esclusione nell’ottobre 2016 dopo ricorso da parte di tre suoi colleghi al TAR (Federico Caricasulo, Marco Faccani e Alessandro Tonucci). E’, però, il Consiglio di Stato a ribaltare tutto nel febbraio 2017, con tanto di divisa riconsegnata.
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