Prima di salutare la Renault che lascerà alla fine della stagione, Daniel Ricciardo sottolinea che il 2020 è stato il suo miglior anno da molto tempo
La soddisfazione di essere tornato sul podio e di avere riportato alla premiazione dopo molti anni la Renault, è sicuramente uno dei premi più grandi di questo 2020 per Daniel Ricciardo.
C’è modo e modo di chiudere un rapporto di collaborazione con una scuderia. Quello di Ricciardo, così come quello di Sergio Perez, che sta dando spettacolo nei suoi ultimi gran premi con la Racing Point, è il migliore possibile.
Reduce da un terzo posto con la Red Bull nel 2016, il pilota australiano era da tempo alla ricerca di un mezzo di nuovo competitivo. A quanto pare lo ha trovato proprio alla fine: “É quasi un peccato interrompere qui il nostro lavoro dopo tanti risultati anche perché siamo ben consapevoli che c’è un margine di miglioramento importante e che si potrebbe fare ancora di più. Abbiamo fatto un lavoro incredibile del quale dobbiamo essere profondamente orgogliosi”.
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La stagione si chiude con un bilancio eccellente, superiore alle aspettative: “Se all’inizio dell’anno – dice Ricciardo – ci avessero detto che avremmo portato a casa anche dei podi nessuno ci avrebbe creduto. La verità è che la macchina è migliorata molto perché ci abbiamo lavorato tantissimo e questa può essere considerata la mia miglior stagione da quattro anni a questa parte”.
Daniel Ricciardo sa che questo lavoro resterà comunque utile, soprattutto ad Alonso: “Mi sono divertito molto e ho semplicemente fatto il mio lavoro, bene e fino in fondo. Non credo che questo mestiere si possa fare con il freno a mano tirato o senza fare le cose bene fino in fondo. É stata una stagione strana nella quale tutto poteva andare storto. Il che dà un valore ancora maggiore a tutto quello che siamo riusciti a fare”.
Le statistiche contano fino a un certo punto: “C’è chi vince tutte le gare – dice il pilota con un riferimento nemmeno troppo velato ad Hamilton – buon per lui. Ognuno ha i suoi obiettivi e noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto perché è stato straordinario. La differenza è nel come fai le cose, quanto di te stesso metti nel tuo lavoro. Ho messo molto e ho ottenuto tantissimo. Ringrazio tutti, lascio ad Alonso una macchina splendida e un gran gruppo di lavoro…”
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