Benzinai, dal 27 novembre sciopero in Autostrada: motivi della protesta

Si preparano giorni davvero problematici a causa dell’agitazione di benzinai e stazioni di servizio che annunciano una massiccia serrata di protesta

Benzinai
Benzinai in sciopero sulle autostrade italiane dalla mezzanotte del 27 novembre (Getty Images)

In un paese che sta facendo i conti con il drastico calo dei consumi imposto dal decreto ministeriale per il contenimento del COVID-19, si registra la protesta dei benzinai.

Benzinai, annunciata una serrata

Le associazioni di categoria dei benzinai hanno inviato una lettera al Presidente del consiglio Giuseppe Conte annunciando una mobilitazione generale che dal 27 novembre prossimo potrebbe mettere in grandissima difficoltà automobilisti e autotrasportatori in tutto il paese.

La serrata inizialmente riguarda le autostrade: a partire dalla mezzanotte del 27 novembre, domenica, chiusura di tutte le stazioni di servizio aderenti alla protesta nelle ore del servizio notturno, e dunque fino alle 7 della mattina. Dopo una settimana serrata anche nelle ore diurne.

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crisi distribuzione carburante
Il settore di distribuzione di carburante è in crisi (Getty Images)

I motivi della protesta

La minaccia da parte di tutte le associazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio è eclatante. Ma il danno che le stazioni di servizio stanno subendo è importante: “Stiamo parlando di vendite praticamente azzerate a a fronte di costi fissi immutati. Le stazioni di servizio non sono più in grado di sostenere lo sforzo. Lo sciopero è inevitabile” si legge nel comunicato stampa congiunto che annuncia la serrata.

Proprio oggi la commissione attività produttive della Camera ha analizzato quelli che sono i numeri della crisi nel settore dell’approvvigionamento idrocarburi. Si parla di un calo di vendite del 40% sulla rete ordinaria dall’inizio dell’anno con picchi drammatici del 70-80% sulla rete statale e provinciale e, come in questo periodo, addirittura del 90/95% sulla rete autostradale.

Nella loro lettera indirizzata a Conte, i sindacati chiedono di estendere gli aiuti previsti dal provvedimento “ristori” anche agli esercenti delle stazioni di servizio.

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