F1 GP Turchia, guarda la sintesi di una gara imprevedibile con la pioggia e tanti errori dal primo all’ultimo giro
L’immagine simbolo del gran premio è Lewis Hamilton che doppia il compagno di squadra Valtteri Bottas. E’ il segno del comando, il marchio di un trionfo da leggenda. Il settimo titolo mondiale si scrive qui. Trionfa nella gara meno prevedibile della stagione, vince in ogni condizione, raggiunge Michael Schumacher e si commuove sotto il casco.
Vince davanti a Perez e a Vettel. Il tedesco fa valere l’esperienza. Il quattro volte campione del mondo sale sul podio a celebrare il sette volte campione del mondo. Finale amaro per Leclerc che sogna la seconda posizione e chiude quarto.
La Red Bull festeggia la 300ma partenza in Formula 1, anche se la storia del team è lunga 301 gran premi: le due vetture non presero il via al GP Usa del 2005. Ma Verstappen e Albon chiudono solo sesto e settimo.
Bottas si tocca subito con Ocon, Hamilton va lungo dopo poche curve. Vettel ringrazia e alla fine del primo giro è terzo. Stroll prende il largo davanti.
La pista via via si asciuga, tanto che Vettel rientra al giro nove e azzarda la scelta di una gomma intermedia. Il tedesco si esalta in queste condizioni “old style”, vedere per credere la difesa energica sul tentativo di attacco di Lewis Hamilton.
Anche il britannico ha effettuato il pit stop optando per le intermedie, ma le sue sono usate mentre Vettel le monta nuove. Una mossa che ha pagato per Russell, partito con le intermedie dalla pit lane e undicesimo dopo meno di un terzo di gara.
Dura invece solo 14 giri la domenica nera, dopo un sabato da sogno, di Antonio Giovinazzi: fuori nel giro di ricognizione, rientrato in griglia, commette un errore nella via di fuga del rettilineo in uscita da Curva 9.
Leggi anche – F1 GP Turchia, il circuito di Istanbul: storia, layout e curiosità
F1 GP Turchia, la sintesi della gara
Al 19mo deve rientrare Verstappen dopo un testacoda spettacolare, e qualche passaggio più in là si gira anche Bottas: senza conseguenze. In un gran premio senza tregua e certezze, le Racing Point perdono velocità e grip mentre la pista inizia ad asciugarsi.
Più aggressivo, invece, Alexander Albon, che si gioca il suo futuro in Formula 1, ma un testacoda (giro 34) lo fa scivolare quarto dietro Hamilton.
In questa fase di passaggio verso le slick, le Ferrari riescono a farsi valere. Vettel rientra al giro 34, esce dai box sesto e davanti a Leclerc.
La gara cambia volto ancora. Stroll rientra ai box per la prima sosta, sale in testa Perez che non si trovava al comando di una gara dal GP Austria del 2014. Ma l’effetto dura poco, da dietro Hamilton lo passa e se ne va. La scelta della Racing Point non paga, Stroll continua a perdere posizioni con la gomma molto nuova così Vettel e Leclerc si litigano la quarta posizione.
“Lewis, ti giochi la gara con Verstappen” dicono via radio a Hamilton mentre Bottas scoda fuori pista. Leclerc cerca l’acqua come un rabdomante per rosicchiare metri e secondi a Max Verstappen. Costruisce un sorpasso da applausi (giro 44) e si mette sul podio, prima della nuova sosta dell’olandese. Hamilton, invece, se la gioca solo con la storia. E’ ancora in macchina quando riceve i complimenti di Sebastian Vettel. L’altro fotogramma di questa gara unica e speciale.
GP TURCHIA, PER LA SINTESI – CLICCA QUI
