Il 13 novembre 1994 Michael Schumacher conquistava il primo titolo Mondiale in Formula 1. L’incidente al GP d’Australia spegne le speranze di Damon Hill
C’erano seicento invitati e cinquemila tifosi fuori per festeggiare il primo Mondiale di Michael Schumacher e della Benetton. Il tedesco, rientrato in albergo all’alba, per 41 giorni non è diventato anche il più giovane campione del mondo da quando esiste il campionato di Formula 1. Il primato resterà ancora per un decennio a Emerson Fittipaldi. Ma il finale di quel Mondiale, il GP Australia ad Adelaide il 13 novembre 1994, non ha accontentato proprio tutti.
Al 36mo giro, Schumacher ha toccato il muretto all’esterno di una curva. Da dietro arrivava il suo rivale per il titolo, Damon Hill al volante di una Williams che non ha visto l’episodio e ha tentato di passarlo nella successiva curva a destra.
Schumacher ha stretto la traiettoria, il contatto è inevitabile. Schumi vola contro le barriere, Hill rientra ai box ma ha la sospensione anteriore rotta. Zero punti per tutti, mondiale a Schumacher.
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“Avrei odiato vincere il mondiale così“: commenta Frank Williams. Il suo malumore è lo stesso della stampa inglese, che accusano Schumacher di aver guidato sporco. Scrivono che Hill è stato derubato del titolo mondiale. “Il modo in cui è finita questa stagione farà discutere per molto, molto tempo” dice lo stesso Hill, decisamente più diplomatico.
Agli stessi giornalisti inglesi, una volta rientrato dall’Australia, il neo campione del mondo offre la sua versione dei fatti. “Non ho causato l’incidente con Hill” dichiara. “Certo, non è un bel finale ma non sono riuscito a controllare la macchina. Quando l’ho visto negli specchietti era troppo tardi”.
Racconta anche che il giorno dopo lui e Hill hanno fatto colazione insieme. “Non mi sembrava che ce l’avesse con me” ha rivelato Schumi, accolto con grandi festeggiamenti a Kerpen.
Il trionfo celebra anche la scalata della scuderia che Flavio Briatore ha trasformato in una potenza della Formula 1 negli anni Novanta. La storia della Benetton però è iniziata con molti meno lussi nel 1986, quando il team ha acquistato la piccola Toleman. La prima sede di lavoro era un capannone in cui il team divideva lo spazio con un deposito di carta igienica e un magazzino di bulloni.
Tre anni dopo, Briatore arriva come direttore marketing. Come ricorda un articolo di Repubblica dell’epoca, spedisce quattrocento proposte di sponsorizzazione ad altrettante aziende, e a tutte manda un promoter per presentare la sua visione. Lancia la scuderia come si lancerebbe un nuovo prodotto. Funziona. Gli sponsor arrivano, i soldi pure. Cambia la storia.
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