MotoGP, in un video sul canale Youtube del team Suzuki Alex Rins spiega tutti i dettagli del Circuit Ricardo Tormo di Valencia che ospita la seconda gara di fila
Dopo Jerez, Misano Adriatico e Aragón, anche il Circuit Ricardo Tormo ospita due gran premi consecutivi in stagione. Il Circuito de la Comunitat Valenciana, su cui si potrebbe decidere la corsa al Mondiale 2020, è in calendario dal 1999.
Le gare della MotoGP si disputano su una delle possibili configurazioni della pista, lunga quattro chilometri, che comprende cinque curve a destra, otto a sinistra, e un rettilineo da 876 metri. Proprio al termine di questo tratto, mentre preparava la prima frenata, Marc Marquez rischiò grosso nell’edizione 2017 del gran premio.
Secondo i tecnici Brembo, il circuito risulta mediamente impegnativo per i freni. Ha infatti un valore tre, in una scala da uno a cinque. Dal punto di vista delle sollecitazioni sui dischi, è il meno pesante tra i quattro tracciati spagnoli in calendario.
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MotoGP Valencia, Rins svela i segreti del circuito
https://www.youtube.com/watch?v=f-INck77U34&ab_channel=TeamSUZUKIECSTAR
Tuttavia, sommando tutte le forze esercitate sulla leva, spiegano sempre i tecnici Brembo, si raggiungono i nove quintali e mezzo. Solo a Misano Adriatico, Le Mans e Jerez questo valore è superiore, anche se questi tre circuiti richiedono un numero superiore di frenate per ciascun giro.
A Valencia, le staccate sono nove. Nonostante sei di queste si registrano in curve lente, da percorrere a velocità comprese tra i 73 e i 99 km/h, solo in una occasione i piloti devono impostare la curva dopo una decelerazione superiore ai 150 km/h.
Si tratta della frenata più dura dell’intero tracciato, l’unica considerata davvero impegnativa, alla curva 8. Le moto passano da 232 a 89 km/h nel giro di 4,4 secondi e nello spazio di 180 metri. Per tutto il resto, non rimane che studiare il tracciato grazie ad Alex Rins, che la settimana scorsa ha completato la prima doppietta Suzuki in top class dal 1982.
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