Quindici anni fa veniva tragicamente a mancare Eddie Guerrero, wrestler di fama mondiale famoso per la sua passione per le auto da collezione
A una persona che non conosce il wrestling e che ha visto solo di passaggio dalla propria televisione qualche spettacolo, sporadicamente, diventa difficile spiegare chi sia stato Eddie Guerrero.
Chi è stato Eddie Guerrero
Di fatto Eddie Guerrero è stato il wrestling, in tutto e per tutto. Pochi, quanto lui, sono riusciti a identificare la moltitudine di caratteristiche e sfaccettature che questo business rappresenta per milioni di appassionati in ogni parte del mondo. Uno show rutilante, a volte sguaiato, capace di far piangere e di far ridere e di riunire davanti alla poltrona nonni e nipoti in un’osmosi emozionale che ha un solo scopo: spiegare il senso della vita. Gli americani lo chiamano family imprinting: ci sono decine di libri e di trattati di sociologia e di psicologia che ne parlano.
Il padre e il nonno, davanti alla televisione, spiegano ai figli quello che potrebbe loro accadere se danno fiducia la persona sbagliata, se non si comportano come si deve… Perché si può vincere senza essere vincenti se tradisci o imbrogli. Ma puoi anche aggirare le regole e diventare simpatico: se sai come farlo. Questo era Eddie: uno che aveva per motto “lie, cheat, steal”, mentire imbrogliare e rubare. Ma che era indispensabile nell’economia dello show perché nessuno era in grado di fare tutto bene, a 360° come lui.
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Una vita sul ring
Ottimo lottatore, figlio e nipote d’arte, massima espressione di una tradizione di famiglia dalla quale non poteva che uscire un fuoriclasse, Eddie Guerrero aveva nel DNA tutto per essere un intrattenitore di successo. La capacità di improvvisare, la battuta pronta, una faccia da schiaffi che lo portava indifferentemente a essere buono o cattivo e sempre estremamente rispettato, dentro e fuori dal ring. Memorabili alcuni suoi match che lo hanno reso indimenticabile. Il tutto in una carriera sofferta e caratterizzata da una voragine; la depressione, che lo fece sprofondare per diversi mesi nell’alcol e nella droga.
Eddie, dopo aver perso la moglie e il lavoro decise di uscirne, con un gesto di grande coraggio: andò in tv e parlò del suo dramma… “adesso entro in rehab e non ne uscirò fino a quando non avrò di nuovo il rispetto di me stesso”. Era il 13 maggio 2001. Il 15 febbraio 2004 vinse il suo primo titolo assoluto WWE: fu il modo nel quale la compagnia gli disse che era di nuovo una risorsa inestimabile. Iniziò forse l’anno più memorabile di Eddie: quello della faida con Rey Mysterio e dell’alleanza con Batista i cui angle fuori dal ring furono spassosi.
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L’ultimo ingresso di Eddie Guerrero a bordo di una lowrider, era l’11 novembre 2015
La passione per le Lowrider
Grande appassionato di auto dal collezione, Eddie pretese di inserire nelle sue entrate una vettura sempre diversa, quasi sempre una Camaro, le macchine simbolo della comunità latina d’America, completamente ricostruita con sospensioni pneumatiche, bouncer, carrozzeria artistica arricchita da livree coloratissime con le tecniche del chopping e del channeling. Memorabile la scena in cui Batista, nella tappa WWE di San Francisco, proprio dove Eddie vinse il titolo mondiale, gli regala una lowrider, una Impala ‘Mexican Green’.
Batista, oggi attore di fama mondiale, da allora dice… “Ho imparato a recitare grazie ad Eddie Guerrero: mi ha insegnato più lui in pochi mesi che decine di professionisti in anni. Senza Eddie ora non sarei mai diventato un attore….”
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Dave Batista regala a Eddie Guerrero una Impala lowrider
Non tutto è come sembra
Eddie Guerrero fu fondamentale per sdoganare in tutto il mondo concetti molto americani come leadership, achievement, con una punta di patriottismo se vogliamo esagerato senza il quale gli americani non sarebbero americani. Inutile cercare di spiegare qualcosa che da noi può essere difficilmente compreso e spesso è stato frainteso. La sua faida con Rey Mysterio sulla custodia del figlio di Rey, Dominik, viene ancora oggi studiata come un esempio grazie al quale porre l’accento sulla differenza tra genitore biologico e genitore di fatto. I due wrestler avevano studiato appositamente la trama della loro faida per ‘avvicinare genitori lontani dai figli’. Una vicenda che Eddie conosceva bene perché quando la moglie lo lasciò (poi tornarono insieme dopo la sua riabilitazione) perse anche la custodia delle figlie.
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Lo spassoso angle di Eddie (che fa finta di stare male per non salire sul ring) ed Eddie che gli presenta un medico… particolare…
L’eredità di Eddie Guerrero
Eddie è scomparso sul più bello, quando era tornato all’apice della sua carriera dopo avere perso tutto. Quel 13 novembre, una domenica, stava preparandosi per salire sul match a Minneapolis dove era in programma Monday Night Raw. Era lo show immediatamente precedente a Survivor Series dove Guerrero sarebbe stato il capitano della squadra di Smackdown: di lì a pochi giorni sarebbe dovuto volare in Italia per sette date del più lungo tour italiano nella storia della WWE e una lunga serie di appuntamenti pubblici.
Sarebbe stato il primo wrestler a comparire in una scuola italiana per spiegare il suo mestiere. Lo hanno trovato nel bagno della sua camera d’albergo, subito dopo la colazione. Stava lavandosi i denti. Aveva chiuso con droga e farmaci da tre anni e si allenava come un matto per essere in perfetta forma. Il suo fisico, duramente provato da abusi e allenamenti, non ha retto. Aveva 38 anni.
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