Toyota Yaris, l’origine del nome della piccola berlina nipponica: una fusione tra greco e tedesco scelta dalla casa giapponese
E’ una delle auto più amate dagli italiani la Toyota Yaris, inizialmente nata come city car e, poi, nel corso del tempo trasformatasi diventando sempre più grande. La piccolina giapponese è, oggi, una vera e propria berlina piccola, classico segmento B; un auto buona per tutte le occasioni. Sia per l’uso quotidiano in città ma anche per i viaggi a media e lunga percorrenza, considerato il bagagliaio discreto e l’abitabilità buona.
Come se non bastasse, nel processo di lotta ai consumi e voglia di ecologia della Toyota, la Yaris negli ultimi anni è diventata anche “green“, grazie al suo motore ibrido. Di fatto funziona come le sorelle più grandi e le Lexus, il marchio di lusso della Toyota.
Di fatto il motore ibrido della Yaris agisce da solo – quando carico – fino a 50 km/h, salvo poi andare ad unirsi a quello endotermico. Si ricarica nelle frenate e durante la guida, come accade con gli ibridi della Formula 1.
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Toyota Yaris, l’origine del nome
Già, ma qual è l’origine del nome Yaris? Perché la citycar di casa Toyota si chiama così. I nipponici hanno cultura millenaria eppure si sono affidati ad altri due idiomi per scegliere il nome giusto. Yaris è infatti l’unione tra il greco Charis ed il tedesco Ya.
Il primo termine indica eleganza e bellezza e ne risalta i concetti, proprio quelli che sono alla base della Yaris; mentre Ya non è nient’altro che il semplice “Sì”. E’, di fatto, l’affermazione, l’approvazione dei tedeschi e degli europei più in generale al momento di giudicare la vettura in ogni suo aspetto, sia dal punto di vista motoristico che estetico, di carrozzeria.
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