Il MotoGP Valencia, terz’ultimo appuntamento del Motomondiale 2020, incorona Mir alla sua prima vittoria e la Suzuki
Una giornata capolavoro per Joan Mir che ipoteca il titolo mondiale con la sua splendida prima vittoria in MotoGP. Era dal 1982, da Mamola e Ferrari ad Hockenheim, che la Suzuki non piazzava due moto ai primi due posti.
Joan Mir – Una giornata perfetta. Indipendentemente dal sorpasso ai danni di Rins, se sia stato errore del compagno o decisione scientifica, gira in modo perfetto fino alla fine più veloce di chiunque altro tenendo un ritmo impossibile per chiunque. Anche per Rins. La vittoria che mancava, ora il titolo è davvero strameritato. Voto 9, praticamente perfetto.
Alex Rins – Si discuterà molto del sorpasso subito da Mir, se abbia commesso un errore, o deciso di lasciare andare Mir, o se si sia reso conto di non avere più tenuta sufficiente per reggere fino alla fine. Ma il secondo posto della gara, e nella classifica mondiale, rappresenta operfettamente il valore suo e della Suzuki. Voto 7.5, quasi perfetto.
Pol Espargaro – Ha il grande merito di fare tutto quello che può per tenere il ritmo delle Suzuki che indubbiamente hanno di più. Partire dalla pole position non basta ma riesce a tenersi lontano da tutti gli altri. Voto 7, comunque competitivo.
Takaaki Nakagami – Dopo avere conquistato tre volte la prima fila, al giapponese manca solo il suggello di una stagione importante su una moto che ha contribuito a settare nel modo migliore. Il podio lo meriterebbe davvero, ha ancora due shot per farcela. E può farcela. Voto 6.5, sempre affidabile.
Fabio Quartararo – Una caduta da pivello alla terza curva in un MotoGP del quale aveva appena dichiarato di doversi prendere dei rischi. Non fa nemmeno in tempo. Lascia scappare Mir e forse anche il Mondiale. Troppi errori in una sola stagione per un potenziale campione. Voto 4, un disastro
Andrea Dovizioso – Non riesce mai ad arrivare a ridosso dei primi e finisce per dire definitivamente addio alle per altro poche speranze per il titolo. Bello il suo sorpasso ai danni di Alex Marquez. Voto 6, lo stretto necessario.
Franco Morbidelli – Si prende un bel rischio scegliendo un set di gomme diverso da tutti gli altri: e perde. Non si sa se dipenda dalla gomma o forse dalla moto che esprime gli stessi limiti espressi da altri. Si piazza lontano e non riesce mai a incidere in un gran premio che anche per lui era decisivo. Voto 5, progetto di poker non riuscito.
Valentino Rossi – Non merita una insufficienza perché lui non c’entra nulla considerando il modo in cui arriva e si rende disponibile dopo COVID e una lunga inattività. L’insufficienza sarebbe per la sua Yamaha che si spacca al momento di partire. Voto NC, esorcisti ne abbiamo?
Maverick Vinales – Parte dalla pitlane punzonando il suo sesto motore stagionale. Anche questo un segnale che la Yamaha quest’anno in termini di affidabilità, tra valvole e motori divelti, ha un ampio margine di miglioramento. Anche per lui il Mondiale è praticamente andato… Voto 5, lamentarsi non basta.
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