Vitantonio Liuzzi (Getty Images)
L’ex pilota di Formula 1 Vitantonio Liuzzi racconta la sua malattia: positivo al Covid, il ricovero in ospedale e le dimissioni
Un compagno di scuola della figlia positivo al Covid, poi un piccolo malore dopo un allenamento quindi la conferma: Vitantonio Liuzzi racconta la sua esperienza con il coronavirus. L’ex pilota di Formula 1 è stato dimesso dall’ospedale di Chieti dopo sei giorni di ricovero. Quasi una settimana di grande paura, con il fiato che mancava e la necessità di farsi aiutare dal ventilatore.
Il 40enne pugliese si confida alla ‘Gazzetta dello Sport’, svelando la paura dei primi giorni e la gioia, nonostante sia ancora positivo, del ritorno a casa. Tutto è partito durante un allenamento: “Al termine mi sentivo spossato – ha raccontato Liuzzi – occhi caldi, lucidi. Pensavo fosse il mio corpo non abituato più allo sforzo”. Invece, il giorno dopo il tampone rapido dà il verdetto temuto: positivo al coronavirus. Liuzzi con la moglie decidono di trasferirsi in Abruzzo per stare più vicini alla famiglia. I primi giorni trascorrono senza troppi problemi, ma il giovedì successivo (ad una settimana dalla positività) la situazione peggiora.
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Liuzzi quindi viene ricoverato. “Decidono di portarmi in ospedale a Chieti – il racconto del pilota – per fare lastra, una tac e dei test”. La diagnosi non lascia dubbi: polmonite bilaterale. La necessità del ventilatore nei primi giorni, poi le cure iniziano a funzionare ed arriva il momento delle dimissioni, anche se la guarigione non c’è ancora.
Sono ancora positivo e mi sento uno straccio – spiega alla Rosea -, ma almeno posso passare la quarantena con mia moglie e mia figlia”. Liuzzi dice di sentirsi fortunato “considerato quello che altre famiglie hanno passato con il Covid” e invita tutti a non prendere sotto gamba il virus: “Ti cambia la vita in peggio”.
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