Dopo un turno di 11 ore, un infermiere alla guida della propria auto è stato vittima di un colpo di sonno: dopo essersi schiantato è stato multato.
Da mesi ormai, gli operatori sanitari ricoprono turni di lavoro estenuanti. Le ore si sommano, la fatica aumenta, e le immagini che circolano sul web di chi si addormenta su di una scrivania o seduto a terra in un corridoio sono ormai innumerevoli. Uomini e donne che per fronteggiare l’emergenza, spesso non rientrano a casa per giorni.
Succede anche, però, che quando decidono di far rientro dalla propria famiglia si mettano alla guida ormai esausti. Una circostanza costata cara ad un infermiere che dopo 11 ore di lavoro, al volante della propria auto, è stato vittima di un colpo di sonno. Dopo essersi schiantato in tangenziale, oltre il danno, è stato anche multato.
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Un infermiere di 31 anni, dopo 11 ore di turno in Ospedale, si è schiantato con la propria auto sulla tangenziale di Bologna. Il giovane stava rientrando dal proprio compagno quando a causa della stanchezza è stato colpito da un colpo di sonno. Sui luoghi dell’incidente per una casualità erano già presenti le forza dell’ordine che lo hanno multato elevando un verbale di 84 euro in quanto “il conducente del veicolo non era in grado di conservarne il controllo“.
La notizia ha scatenato le ire del fidanzato che è stato raggiunto dalla redazione de Il Resto del Carlino. L’uomo ha riferito che il compagno aveva lasciato casa intorno alle 19 per il turno di notte. Intorno alle 24 la coppia si sarebbe sentita telefonicamente per salutarsi prima che lui andasse a dormire. Il risveglio sarebbe stato dei più bruschi. Intorno alle 8 l’infermiere lo avrebbe chiamato per raccontargli l’accaduto. Il colpo di sonno, un urto contro il guard rail e poi lo schianto. Un incidente, fortunatamente, all’esito del quale non vi è stata alcuna vittima ma solo danni ai veicoli.
Il compagno dell’infermiere si sarebbe adirato perché sui luoghi non sarebbe sopraggiunta alcuna ambulanza e la multa sarebbe stata sottoscritta con “nulla da dichiarare” nella parte relativa alle dichiarazioni del conducente.
A scatenare le ire dell’uomo il fatto che il suo fidanzato avrebbe rischiato la morte e che lo Stato, purtroppo, non tutelerebbe come giusto che sia coloro i quali quotidianamente rischiano la vita. Per il giovane raggiunto da Il Resto del Carlino il suo compagno è un eroe che nel verbale della multa non avrebbe avuto nulla da dichiarare perché dopo 11 ore di lavoro ed aver rischiato la morte, il suo unico desiderio era quello di tornare a casa e dormire nel proprio letto.
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