Il 17° rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani mette in evidenza un drastico calo negli spostamenti, effetto anche del lockdown. Cresce l’uso dell’auto.
A partire da domani, giovedì 5 novembre, entra in vigore il nuovo DPCM approvato dal governo, volto a ridurre il numero di contagi da Coronavirus, apparso in costante crescita nelle ultime settimane. Le regioni sono state suddivise in tre aree, rosse, gialle e verdi, a seconda della gravita della situazione, con misure che diventano via via più restrittive. A differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, però, anche nelle “zone rosse” si è registrata nella versione definitiva del provvedimento un leggero allentamento: bar, pizzerie e ristoranti avranno infatti la possibilità di fare l’asporto, mentre i parrucchieri restano aperte. In tutti casi, resta comunque fortemente raccondato ridurre il più possibile gli spsotamenti, se non per motivi di estrema necessità.
Già da prima della norma, però, sono diversi gli italiani ad avere cambiato, almeno parzialmente, il proprio modo di fare. Forse spaventati da una situazione che è gradualmente peggiorata, infatti, sono tanti ad avere cambiato alcuni comportamenti della propria quotidianità. A metterlo in evidenza 17° rapporto Audimob sulla mobilità degli italiani, realizzato da Isfort in collaborazione con il Cnel e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con il contributo scientifico di Agens. Uno dei settori che ha registrato un calo drastico è proprio quello dei trasporti.
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Il 2020 resterà inevitabilmente nella storia per la pandemia e gli affetti che questa ha avuto nel nostro modo di agire. A farne le spese non sono solo molte attività commerciali, ma anche i trasporti. La differenza appare evidente nei numeri: nel biennio 2017-2019 si era assistito ad una ripresa della domanda (+8% gli spostamenti, +14% i passeggeri-km), nel 2020, sin dalla primavera (coincisa con il lockdown), il calo è stato drastico. Si parla addirittura di una riduzione del 67% di spostamenti giornalieri e dell’84% in meno di passeggeri-km percorsi.
Nemmeno la conclusione del lockdown è servita a mettere in atto una drastica inversione di rotta. “I livelli pre-Covid restano ancora distanti di circa il 15% per il numero di viaggi e di circa il 25% per il numero di passeggeri-km”.
I cambiamenti non sono però finiti qui: è cresciuto infatti anche il numero di persone che hanno deciso di spostarsi in auto, forse proprio per paura di essere contagiati sui mezzi pubblici. L’ultimo DPCM approvato dal governo prevede un cambiamento importante proprio in questo senso: i mezzi pubblico non potranno andare oltre il 50% della loro capienza.
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