La Ferrari è contraria alla proposta della Red Bull di bloccare lo sviluppo delle power unit a fine 2021. L’AD Camilleri spiega il motivo.
Nelle ultime settimane la Red Bull sta portando avanti una proposta precisa sullo sviluppo dei motori in Formula 1. L’obiettivo è quello di ottenere il sì al “congelamento” dei propulsori dal termine del campionato 2021.
L’idea della scuderia di Milton Keynes nasce dal problema di trovare un nuovo fornitore di power unit, dopo che Honda ha deciso di dire addio alla F1 a fine 2021. Ottenendo lo stop allo sviluppo, la Red Bull potrebbe continuare a usare i motori giapponesi e non dover bussare alla porta di Renault, Mercedes o Ferrari.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> F1 GP Imola, si lavora alla conferma in calendario: colloqui in corso
Ferrari contro Red Bull sul congelamento motori in F1
La proposta della Red Bull è appoggiata dalla Mercedes, che ha il migliore propulsore in Formula 1 e dunque non avrebbe problemi ad appoggiare un congelamento dello sviluppo dalla fine del 2021.
Assolutamente contraria la Ferrari, che sulla power unit ha diverso terreno da recuperare rispetto alla concorrenza e dunque non può accettare il blocco degli aggiornamenti. La scuderia di Maranello ha deciso di porre il proprio veto sulla questione.
L’amministratore delegato Louis Camilleri, interpellato da La Gazzetta dello Sport, è stato molto chiaro: “Siamo fermamente contrari perché è contro lo spirito della F1. Inoltre le attuali regole prevedono già il congelamento nel 2023”.
In Ferrari non vogliono anticipare la tempistica per lo stop allo sviluppo dei motori, già previsto per il 2023. La Red Bull difficilmente vincerà la propria battaglia e dovrà trovare una soluzione per il futuro.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE -> Verstappen, nuovo compagno in Red Bull: un pilota conferma la candidatura