In F1 il GP di Imola si correrà a porte chiuse: il governo ha dato esito negativo all’ipotesi di capienza ridotta
La F1 si appresta a tornare in Italia, per il GP di Imola che torna in calendario dopo ben 14 anni, con l’edizione del 2006 ultima ad essere stata disputata sul circuito intitolato ad Enzo e Dino Ferrari. Sarà però un ritorno amaro, perché i piloti non potranno avere l’affetto del pubblico. La situazione contagi da Covid-19 in Italia è davvero preoccupante, con oltre 20mila casi solo ieri ed il nuovo DPCM emanato dal premier Conte con ulteriori restrizioni. Tra queste la chiusura di impianti sportivi all’aperto, che siano essi stadi, palazzetti o autodromi. Una vera doccia fredda che gli organizzatori del Gran Premio che speravano almeno di riempire le gradinate con circa 6-7.000 spettatori per il gran ritorno, i biglietti di fatto già venduti dagli organizzatori.
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F1 GP Imola: il governo ha respinto richiesta deroga
Il governo ha negato la deroga che pure era stata chiesta dagli organizzatori. I vertici della Regione dell’Emilia Romagna avevano provato a mediare con il ministro della Salute Roberto Speranza ed il Comitato Tecnico Scientifico ma il rischio era troppo alto per la salute pubblica. Le tribune saranno vuote, quindi, come già accaduto durante questa stagione così anomala e condizionata dal virus.
Ora ci sarà da stabilire l’aspetto dei rimborsi per coloro che erano già entrati in possesso del prezioso tagliando. La società di gestione dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari già nei giorni scorsi aveva reso noto come nel più breve tempo possibile sarà effettuato il rimborso attraverso una modalità adeguata.
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